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Scrivi al Presidente della Repubblica

(via) SCRIVERE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PER CHIEDERGLI DI NON FIRMARE IL DL 137 (IL DECRETO GELMINI, in pratica).

Apprendo che stanno circolando SMS e mail per il passaparola tra i docenti italiani.

C’è anche un gruppo su Facebook. L’importante è passare parola.
Vediamo se il social network serve anche a questo.

Io intanto ve lo scrivo anche qui sul blog.

Vai sul sito www.quirinale.it – clicca su “la posta” – compila il format e scrivi un messaggio a Napolitano (copia incolla quanto segue se non sai cosa scrivergli).
LA PREGHIAMO SIG. PRESIDENTE DI NON FIRMARE IL DL 137 9 OTTOBRE 2008 PER IMPEDIRE DI:

trasformare, attraverso la progressiva privatizzazione della scuola pubblica, le singole scuole pubbliche in istituzioni private

fare tagli alla scuola pubblica

far assumere i docenti direttamente dai dirigenti

far sparire il tempo-scuola pomeridiano

aumentare gli alunni per classe

chiudere le scuole più piccole

l’istituzione del maestro unico

la riduzione degli insegnanti d’inglese

la riduzione degli insegnanti di sostegno

creare ulteriore precariato

ridurre il personale ATA

regionalizzare completamente il sistema scuola.

CONTRO

la fine della scuola della Repubblica uguale in tutto il Paese

il dopo-scuola pagato dalle famiglie

i libri e servizi aggiuntivi pagati dalle famiglie

la fine della scuola PUBBLICA per tutti

6 thoughts on “Scrivi al Presidente della Repubblica

  1. Iniziative MySpace-iane?
    Sarebbe buono aprire una community su ning.com e diffondere il widget!

  2. Lodevole iniziativa, ma inutile .. secondo me.
    Qui, vi è bisogno di un’iniziativa, di sciopero ad oltranza dal basso, senza precedenti che metta al bando le deleghe ai sindacati: sono loro i responsabili del non potersi permettere (economicamente) neanche un giorno di sciopero avendo malamente tutelato il potere d’acquisto dei lavoratori in tutti i settori produttivi e nel pubblico impiego in particolare.
    Sciopero ad oltranza, quindi, e mobilitazione nel paese per una raccolta di firme per abrogare la legge Gelmini.

  3. IL NOSTRO FUTURO SONO I NOSTRI FIGLI RENDERLI PIU’ IGNORANTI FACILITA IL POTERE DEI LADRI!

    La riforma Gelmini/Tremonti ci vuole catapultare in un passato che non ci appartiene più!
    Il maestro unico, la riduzione del tempo pieno, la riduzione del personale A.T.A. e dei maestri di sostegno e di tutto ciò che concerne la limitazione drastica delle ore di lezione…

    I nostri bambini hanno diritto di avere un’opportunità d’emergere di studiare e nessuno dovrebbe pagare per il diritto allo studio.
    Non pensiate che questa sia una protesta di settore, che interessa solo gli insegnanti e gli addetti ai lavori, perché NON E’ COSì!!!! Dobbiamo farci sentire soprattutto NOI GENITORI come cittadini, contribuenti e soprattutto come LORO DATORI DI LAVORO con azioni forti e unificate.

    Forse, in passato, le nostre mamme si potevano permettere di stare a casa e accudirci dalle 12,30 in poi perché quello è lo scotto che il taglio del tempo pieno chiede a noi mamme e donne che lavorano.
    Oggi come oggi, in una famiglia, non ci si può permettere questo lusso, bisogna contribuire con lo stipendio di entrambi i genitori per poter tirare avanti…..non solo dovremmo diventare più poveri economicamente, ma, soprattutto culturalmente e i nostri figli ne pagheranno le conseguenze.

    I nostri bambini ricevono informazioni e stimoli tutto il giorno, l’evoluzione delle tecnologie li ha portati ad essere curiosi, intraprendenti, e vogliosi di sapere….
    Voi credete davvero che un’unica persona, per quanto possa essere preparata possa saziare e colmare la sete di sapere dei vostri figli in meno di 5 ore al giorno????
    Per non parlare delle difficoltà di tutti i giorni incontrate dagli insegnanti e a cui dovranno venire a capo da soli: bambini stranieri, bambini diversamente abili, classi più numerose e ognuno con le proprie necessità, può far si che questo “MAESTRO UNICO” riesca a lavorare?

    E soprattutto è giusto non avere metri di paragone tra insegnanti?? confronti poliedrici??
    Io sto cercando di insegnare a mio figlio che la diversità è una virtù…che ogni individuo a suo modo è unico e speciale…come spiegargli che invece la scuola… la sua scuola lo vuole uniformare alla massa????

    GENITORI MOBILITIAMOCI!!!!!!!!!!
    C’E’ QUALCUNO CHE CREDE DI POTER FARE MEGLIO DI VOI GLI INTERESSI DI VOSTRO FIGLIO!!!
    SIETE CONVINTI CHE SIA VERO?????

    Un genitore preoccupato

  4. Scusatemi per la prolissità dell’intervento ma ritengo doveroso chiarire alcuni punti. Spiegazioni più dettagliate riguardanti la scuola primaria sono pubblicate nel mio blog.

    Per la prima volta nella storia della Scuola italiana viene introdotta una riorganizzazione della scuola non elaborata da una Commissione di pedagogisti e di esperti e priva di un Progetto Educativo,di una definizione di programmi sui quali poi si articola di conseguenza il tempo scuola (per la scuola primaria confermate le 24 ore per la scuola primaria, ma forse anche le 27+ 3 opzionali + 10 opzionali di tempo mensa introdotti dalla Moratti e non si capisce se sostituiranno i vecchi tempi pieni di 40 ore settimanali con obbligo di mensa oppure no) .Non c’è stata nessuna consultazione delle rappresentanze di coloro che operano e vivono la scuola ( nemmeno dei Dirigenti Scolastici). Insomma a tutt’oggi i punti fondamentali e determinanti dell’organizzazione scolastica non sono stati spiegati in modo chiaro e su questi è stata chiesta la fiducia e tacciono i media. Possibile mai che su nessun quotidiano, di destra,sinistra, centro o indipendente e nei bei salotti della tv siano emersi inequivocabili chiarimenti a riguardo da parte della Ministra? Si parla solo di razionalizzazione di risorse e contenimento di spese per smantellare la scuola pubblica e si devia l’attenzione dell’opinione pubblica su falsi problemi, o meglio su soluzioni già più o meno condivise anche nel mondo della scuola (voto in condotta, valutazione col voto,educazione civica, grembiule, libri di testo). Molti non sanno che sono stati annunciati per la scuola dell’Infanzia un orario settimanale di lezione che si esaurirà al mattino, per i licei il taglio di un intero anno, l’obbligo scolastico sarà abbassato a 14 anni. Ci sono altri modi per migliorare la scuola ridefinendo le competenze e conseguenti responsabilità di ciascuno, attivando maggior coordinamento interno, proponendo turnazione di incarichi e formazione.
    I tagli del tempo scuola, con l’introduzione di un maestro unico, servono a recuperare in fretta nell’arco di 3 anni 8000 miliardi di euro, l’equivalente di mezza manovra finanziaria. I tagli non sono un criterio valido perché vanno a discapito delle ragioni pedagogiche dell’insegnamento, delle molteplici esigenze di apprendimento, molto diverse di quelle di 50 anni fa, penalizzano l’istruzione pubblica dei nostri ragazzi in una società sempre più competitiva con realtà europee migliori che investono maggiormente nella formazione delle nuove generazioni e riconoscono il valore della scuola. La scuola primaria è il primo segmento dell’istruzione, quello che dà le basi dell’apprendimento, il più complesso e dispendioso…vero ma anche il più funzionante visto che è ai primi posti in Europa. E’ ora di recuperare la nostra visibilità che credevamo di guadagnarci col lavoro quotidiano e serio all’interno delle scuole perchè NON SIAMO TUTTI FANNULLONI , come ci hanno dipinto i media per creare consensi nell’opinione pubblica. In questa protesta scendono in campo per la prima volta compatti Dirigenti Scolastici,studenti e docenti tra i quali anche tutti coloro che hanno svolto incarichi di coordinamento interno, di supporto alla didattica, di collaborazione con i Dirigenti, che sono sempre stati fiduciosi nei cambiamenti, anche se non totalmente condivisi, perché credono nel loro ruolo sociale ed istituzionale con quella sorta di giuramento d’Ippocrate, che nessuno ha mai sancito ufficialmente, ma che di fatto esiste più di quanto si pensi e fa la differenza e la qualità della scuola. Si sciopera per le vere ragioni della scuola pubblica al di là di ogni schieramento e colore politico e di ogni avvicendamento storico, perché la scuola è e deve restare super partes, in quanto fa riferimento a valori , funzioni e responsabilità che coinvolgono tutti e non passano di moda.
    Sono in atto raccolte di firme, assemblee pubbliche e manifestazioni. Partecipate…perché la scuola pubblica è di tutti. Grazie

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