Mi trovo commenti ad un vecchio post sui Tokio Hotel. Commenti di ragazzine, ops adolescenti. Controllo LLOOGG per vedere da dove sono arrivate a me. Lo scopro subito.

Dai forum ufficiali italiani dei Tokio Hotel, (ma anche qui scopro ora) nel quale viene copiaincollato il mio post con un titolo spettacolare:

analisi sociologica: tokio hotel

Il mio post nel post postato sul forum da billina93 viene poi commentato così:

lo ho trovato QUI io non sono molto daccordo…anzi si può dire che non sono proprio daccordo, ci continuano a dare delle fan pazze siteriche che ad ogni loro mossa ci inchiniamo e ci strappiamo i capelli, mi dispiace deluderli, ma non è vero, io non sono così…se pensassi che Bill sembra un gay lo dico, se pensassi che Gustav a me non piace ed è brutto lo dico, se pensassi che Georg ha la faccia da cane lo dico e se pensassi che Tom al posto dei capelli ha uno spazzolone da cesso lo dico…non capisco perchè ci devono dipingere come delle ochette isteriche tutte di 12 anni…no ca**o, NO!!! io ne ho 14 di anni, conosco una marea di fan che ne hanno anche di più anche a mia mamma piacciono e ha 40 anni…non è vero che ci hanno rovinate, noi ci siamo rovinate da sole se questo è successo, loro semmai ci hanno migliorate con le loro canzoni…ok ho finito, voi che ne pensate?!

Seguono 6 pagine di forum dove si danno alla pazza gioia e alla conversazione (al momento del mio screenshot visto 477 volte e commentato 55 – numeri che le blogstar di solito sognano).

Ora, anche questo è il web 2.0 (o 1.5 se vogliamo). Intanto nei forum si continua a conversare. Non esiste solo la blogosfera. Esistono in rete migliaia di luoghi virtuali dove la conversazione si svolge a ritmi rapidissimi, da fare un baffo al 2.0, ai blog, a Twitter e a quello che vogliamo.

Esistono generazioni diverse, conversazioni diverse, punti di vista ovviamente diversi. E, ci mancherebbe, musica e look diversi di generazione in generazione.

Le statistiche ci dicono che i maggiori utilizzatori di internet sono gli adolescenti, dopo tutto.

Allora è chiaro che videomarta.com è la regina dei blog.

Tre milioni di giovani che hanno bisogno di lei, dei suoi consigli on line.

Così comincia l’articolo sulla Stampa che ci spiega come la ragazzina diventa non solo blogstar ma sbarca in TV. E prosegue, l’articolo:

E ha puntato tutto sulla net-generation: su quei giovani di un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, nella maggior parte nati quando il mondo era stato già cambiato dalla Rete.

Non è Marta ad aver puntato tutto sulla net generation. Marta non è nata blogger. Marta è un progetto studiato a tavolino proprio per utillizzare le grandi masse, e non è un caso se le grandi masse di utilizzatori Internet è la net-generation. No, non è proprio un caso. Chi produce Marta, lo sa bene. Conosceva i numeri, ha studiato bene il target. Marta è chiaramente un’idea di business. Non è una blogger nata come blogger che fa il grande salto nel mainstream media (traduco: che va in TV). Marta è un personaggio creato ad hoc.

Lo fa notare Napolux qui da Vittorio.

Perchè metto insieme i due argomenti (Videomarta e i Tokio Hotel) in questo post?

Perchè volevo scrivere di web, conversazioni e generazioni. Cosa differenzia le conversazioni del web 2.0 (blogosfera che i 18 anni li ha compiuti già da un po’, blogosfera di Immigrati digitali, per capirci) da quelle dei nativi Digitali, che non so se definire 1.5 (perchè avvengono sui forum) o 3.0 perchè passano dal videoblog (vlog) alla TV?

Semplice: i numeri. E sui grandi numeri, il business.

Che ne pensate?

PS A proposito videomarta fa il grande salto in TV e ne serve una nuova per il videoblog, giovincelle è la vostra occasione per diventar famose. Purtroppo noi blogger di una certa età non possiamo partecipare.