Catepol, parolando, Riflessioni

L’attenzione (è un dono, darla o riceverla)

L’attenzione. 
Dedicarla completamente a qualcuno. 
(per quanto possibile in contesti complessi, rumorosi, caotici)
L’attenzione all’altro, spostandola dal sè.
Guardare negli occhi, farsi guardare. 
Ascoltare pur non capendo tutto, provando a capire.
Sorridere ad ogni accenno di sorriso.
Si, ci sono. Sono qua.
L’attenzione, lasciare tutto il resto fuori dalla porta.
Cogliere rabbia, ira o quale che sia il disturbo o l’ossessione che scatta per qualcosa, non sapremo mai cosa passa per la testa. Cogliere tutto questo e anche l’imprevedibile, provando ad anticipare, prevenire, almeno di un paio di secondi per evitare danni.
Empatia, 
se empatia è attenzione, 
se empatia è esserci: 
si, ci sono.
Diversità, ma da cosa? 
Perché in fondo non lo è.
Siamo tutti diversi, siamo tutti uguali.
Mollare qualunque cosa, anche il telefono distante.
L’attenzione.
Ci siamo io e te.
Tu hai bisogno della mia attenzione.
Io te la dedico e sembra funzionare.
E’ faticoso ma se vi capita, 
ringraziate di avere l’opportunità dalla vita 
di passare qualche ora così.
Prestando attenzione all’altro da noi.
Aiuta ad essere migliori anche e soprattutto con noi.

#Riflessioni

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