Un trolley per due con l’essenziale, sali in macchina e si va. Roma. Si dorme da mio zio dopo una lauta cena come nelle migliori tradizioni familiari quando per qualche occasione ci si ricongiunge per stare un po’ insieme. Biglietto metro direzione centro. Un’attimo di silenzio alla fermata dell’incidente. Poi Piazza di Spagna e un cielo limpido…kilometri e kilometri a piedi in giro per il centro. Bella gente, bella giornata. Via del Corso, Piazza del Popolo, il Pincio, Trinità dei Monti, Fontana di Trevi e pranzo con un amico che lavorà là intorno (beato lui). Da lì al Pantheon che ci vuole? Andiamo a Piazza Navona? Dove tu vuoi amore… e si susseguono strade e vicoli abbracciati stretti stretti. Senza meta, serendipitamente per la capitale, cazzeggiando, fotografando, baciandoci davanti alle fontane, osservando gente internazionale intorno, ridendo, scherzando, commentando, poi un caffè a Sant’Eustachio e un gelato da Giolitti. Mica te ne puoi andare da Roma senza no? Stanchi e contenti saltiamo sul primo autobus per riposare un po’ e per continuare a vedere la città. A cena dai nostri amici col pupetto che oramai cammina spedito per casa e non si addormenta perchè vuole partecipare. Ancora un pranzo da mio zio, stavolta pesce. Vino bianco e rosso, vino cotto sul dessert, un ammazzacaffè e non so che altro. Ricordo solo che sul divano a chiacchierare la testa girava e non è che capivo tutto quello che si diceva…Però ridevo!

Ingegnerconsorte rideva, rideva e rideva…
Catepol: "Cazzo ridi ogni volta che tiro fuori il nokia?"
Ingegnerconsorte: "Solo perchè puoi metterle su internet…rido di te che fotografi col cellulare…Non l’hai mai fatto…"
Catepol: "A parte il fatto che è una vita che so di poterle mettere su internet….sono nella modalità "Visita turistica ad una capitale europea" va bene??