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Oggi Australia…Ieri Australia

Nella giornata di oggi tutti associano la parola Australia alla parola partita e attendono. Io no. L’associazione mentale è un’altra e il pensiero vola lassù in alto in alto e attraversa continenti e oceani…
Di questi tempi un anno fa si chiudeva l’operazione valigia che laggiù è inverno, biglietto Emirates già in tasca e se vogliamo essere precisi pagato anche poco, si combatteva col rilascio del passaporto che non mi volevano dare per l’unica colpa di aver cambiato residenza con le nozze, solo le prime 2 notti a Sydney prenotate e certe (ma solo perchè si arrivava con fuso orario ai limiti umani di tolleranza), la Lonely Planet nella borsetta e poi 21 giorni di viaggio di nozze fai da te nella terra dei canguri e della grande montagna rossa…

E solo noi potevamo perdere l’aereo e rinviare la partenza di un giorno…

Quella mattina l’ingegnere aveva un esame siss da registrare e/o fare e altre 1000 piccole cose da inanellare una dietro l’altra per poi partire alla volta di Fiumicino con la puntocar max alle 11.00…chè il nostro volo intercontinentale Emirates era solo alle…ehm ehm…disse catepol senza aprire il plico dell’Agenzia Viaggi che custodiva nella borsetta colorata…"Sono sicura che è alle 16.45…abbiamo tutto il tempo,  l’ho fatto io il biglietto no?…"

Ovviamente partimmo che le 12.30 erano passate, "Ma non ti preoccupare – disse lui – che correndo un po’ lo sai che a Roma ti ci porto in 2 ore e tre quarti…giusto in tempo per il check in "

La strada attorno a Caserta si fece trafficata e rallentammo alquanto…ma l’importante era arrivare, anche al time limit del check in…ci saremmo arrivati. C’era tutto il tempo necessario. "Controlla un po’ – mi fa nella coda rallentata dopo Caserta – se dice quanto tempo prima è possibile checkarsi con la Emirates?"

Aprendo borsetta e ticket d’un tratto catepol esclamò: "Oh cazzo!" Check in fino a 40 minuti prima…e fin qui ci eravamo dentro. "Però il volo è alle 16.15 non alle 16.45".

Scese il silenzio e il gelo tra i due novelli sposi, il primo della loro vita a due, ma fortunatamente d’incanto l’autostrada e le sue tre corsie si liberarono e cominciò la folle corsa verso Fiumicino a 180 all’ora. E l’ingegnere scaricò sull’acceleratore la sua ira e non su catepol.

Nel mentre, ideona…avvisiamo la Emirates!!Magari ci aspettano no? Ok ma il numero? Nessuno tra fratelli e amici e cugini di secondo grado che fosse su Internet per trovarci il numero, ovviamente… nessuna bestemmia che siamo sempre cattolici, ma molte molte molte parolacce, quelle sì.

Bè chiamiamo il 412 e facciamoci dare il numero no? Così fece catepol, apprendendo che il numero da fare era poi un altro e rispondendo "Sì certo" quando la gentile operatrice disse "La collego direttamente al numero richiesto?"9 Euro di telefonata di 3 minuti ad un numero romano fatta via operatore. L’ingegnere non poteva lasciare le mani dal volante che stava a 180 all’ora…altrimenti mi avrebbe dimostrato tanto amore forse spaccandomi la mascella per la genialata della telefonata…

Ci disse la tipa della Emirates che ci avrebbero attesi per circa 10 minuti dopo la chiusura del check in, come scusa e causa del ritardo dissi che avevamo beccato una serie di incidenti in autostrada…ok insomma se per le 15,30 max e 35 arrivavamo ci facevano imbarcare. Un respiro di sollievo. Vai Shumi ora tocca a te dare il meglio.

Intanto si avvicinava Roma sud e la spia della riserva urlava rossa già da un po’…necessario il pit-stop…ma l’autista forsennato si perde l’ultima area di servizio utile. Prossima area a 38 km circa. Ma noi forse 38 km di autonomia non ce li avevamo neanche, tirando la punto così.
Qualcuno lassù volle che ci arrivassimo a fare benzina. Nel mentre dovete sapere che dovevamo lasciare la macchina ad amici romani. Appuntamento all’Ikea ad Anagnina, cambio pilota, guida della amica romana zigzagando tra le auto sul raccordo come solo una romana doc sa fare e consegna puntuale al gate giusto.

Ad Ikea ci arriviamo ma sbagliando uscita e perdendo altro tempo per ritrovare il giusto svincolo. La romana prende il volante e comincia a volare sul raccordo ma… incidente, ingorgo, traffico e altre cose varie ed eventuali, sulle tre corsie della carreggiata, neanche un metro libero e giusto a 10 minuti da Fiumicino.
Intanto il fidanzato di lei aveva allertato la torre di controllo nella quale il caso voleva che lavorasse il di lui fratello…era riuscito, non so come, a convincerlo a mettere il nostro volo in coda almeno dietro un altro paio di voli su quella pista così che potessimo avere altri minuti utili …qualora il fato ci dava l’ok sul viaggio di nozze tanto aspettato.

"Ahò – disse l’amica e pilota romana – sò disposta a fare tutte le infrazioni del mondo su sto cazzo di raccordo…ma a volare proprio nun lo so ffà…"

Ci catapultammo al check in alle ore 15.47. La hostess arabeggiante ci guardò e disse: "Ma volete fare il check in con Emirates?" E’ chiuso. Da un po’. L’aereo è già in pista, i bagagli caricati, anche volendo proprio non si può…"
"Ma noi eravamo quelli in ritardo, abbiamo chiamato…ci hanno assicurato…ecc.ecc.ecc." con le lacrime agli occhi…
"Si, infatti vi abbiamo aspettato fino alle 15.35…Ora proprio non si può più…"

E supplichevoli al banco Emirates ottenemmo lo shift della partenza al giorno successivo, senza sovrapprezzo nè altro…Non ci parlammo con l’ingegnere fino al check in il giorno dopo, pur avendoci afferto i nostri due amici, oltre che un letto dove passare la nottata, anche una bella serata romantica e romana tutta per noi…

Ah, dimenticavo. La telefonata al call center thailandese sempre dal mio cellulare per slittare la notte di scalo che dovevamo passare a Dubai è costata meno del 412 di cui sopra…la mail per avvisare in Australia che facevamo un po’  tardi invece non è costata nulla…e meno male che non era un viaggio di nozze organizzato, prenotato e pagato…che non avremmo recuperato più…

8 thoughts on “Oggi Australia…Ieri Australia

  1. Però ammettilo, è stata la prova definitiva (e immediata) che siete una coppia che si ama davvero, eh? ;-***

  2. si…quando ho visto che non mi ha rotto il muso per aver letto l’orario del volo a modo mio…ho capito che mi amava davvero…e poi la gita fai da te è andata veramente bene…

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