Family, Look, parolando

Era destino…

"Amore ci pensi tu a stendere la lavatrice appena finisce? Sono tutte camicie e mutande tue…" disse lei uscendo per il turno a scuola del pomeriggio.
"Certo amore, ci penso io." Rispose lui.
Lo stendibiancheria appare deserto e mesto, la lucina della lavatrice fa l’occhiolino e l’oblò ancora chiuso nasconde umidi di vecchia conoscenza…lui sul lettone col portatile, come se il tempo si fosse fermato alla di lei uscita. Chiari segni di un inesorabile destino…che attende lei già sull’uscio, al suo rientro.


Da mettere la mano sul fuoco che l’epilogo sarà il seguente.
Qualora stendesse lei, ora, senza nulla dire, e poi chiedesse al di lui passaggio davanti allo stendibiancheria carico: "Amore, i panni da stendere?", lui guardando camicie e mutande in bella mostra allineate, direbbe: "Certo amore, vedi che marito esemplare…ho appeso tutto come richiesto!"

17 thoughts on “Era destino…

  1. certo ..la biancheria va in lavatrice , poi va tolta …poi va stesa …poi va tolta di nuovo …poi va presa e stirata e rimessa nell’armadio …

    cacchio ed io credevo che avvenisse tutto per miracolo !

  2. Sono molti i mariti che pensano che tutto questo avvenga per miracolo…

    Anche il Pin è dello stesso genere…

    Buon WE!

    Marilù

  3. anch’io fino a che stavo da mamma pensavo che tutto avvenisse per miracolo…ma poi ho scoperto che non era così…vivendo da sola. Siccome ha vissuto solo anche lui pensavo avesse fatto la stessa scoperta…è che gli uomini secondo me hanno un campo visivo limitato…e questa affermazione vedrò di dimostrarla scientificamente prima o poi…buon weekend 🙂

  4. catepol: “Amore, per caso hai svuotato la lavastoviglie?”

    lui: “No amore, ma solo perchè non sapevo se quello che c’era dentro era sporco o pulito”…

    ecco potevo farci un altro post

  5. ahahahahahah giggimassi, anche il mio compagno si lamenta sempre che lui svuota sempre la maledetta lavastoviglie ….e io gli ricordo che non svuota mai la lavatrice……sono (siamo) tutti uguali quindi consolati cara catepol! 😉

    Ps: e ora scatta il post sulla lavastoviglie, glielo dobbiamo!;)

  6. Il mio dolce quasimarito (che non per nulla s’è meritato un bel 50 + portachiavi a questo test qui: http://parolevaligia.splinder.com/post/7625653/Test%3A+Quanto+vale+il+tuo+lui%3F)

    riempie e svuota la lavapiatti (che riempie con metodo scientificissimo, da buon membro del Mensa), e si occupa del bucato (anche lì con metodo scientifico, m’affascina guardarlo annodare a metà le lenzuola prima di metterle nella macchina, pare si lavino più in profondità) e dello stendere.

    Ribadisco.

    Sono una donna fortunata 😉

  7. placida…com’è questo metodo delle lenzuola? annodare a metà? dammi dettagli che la cosa pare interessante…

    per la cronaca il mio maritino è venuto fuori così dal test:

    31 borsette

    1 borsellino

    1 portachiavi griffato…

    vado a rifarlo c’è qualcosa che non quadra 😉

  8. placida, io invece ho imparato ad annodare i calzini in maniera tale che rimangano “appaiati” ….non so come ogni volta che lui li metteva in lavatrice entravano pari ed uscivano dispari……..le stranezze della teconologia 😉

  9. ecco spiegatemi bene anche questa cosa dei calzini che me ne avanza sempre uno dei suoi…i miei fortunatamente sono facilmente riconoscibiti…tutti colorati e diversi….mentre i suoi essendo prevalentemente scuri e monomarca…:-) mi si spaiano sempre

  10. Per non perdere i calzini, bisogna metterli tutti (dello stesso colore né? scuri con scuri e chiari con chiari) in una vecchia federa. Chiudere i bottini della federa, schiaffare in lavatrice e lavare.

    (per la serie: i consigli di Mamma Placida alle giovani sposine 😉

  11. placida sei fenomenale…grandiosa questa idea…fino a chiari con chiari e scuri con scuri ci arrivavo… 😉

  12. e comunque volevo dirlo che non lo facciamo mica in malafede, noi ci pensiamo intensamente, ci diciamo dopo lo faccio dopo lo faccio e poi quando lo troviam fatto siam convinti di averlo fatto noi. è così, è così, già già

  13. Eìo, ricordami di darti una copia del mio Galateo delle Scuse, quando ci vediamo…;-**

  14. a me mi hanno sempre insegnato che se pensi intensamente a qualcosa poi succede davvero, allora non mi stupisco mica quando succede. mi vien da pensare, fico, è successo davvero.

  15. eio…bella teoria…mi sa che ne siete proprio convinti…il fatto è che il mio lato maschile la pensa uguale 😉 ma non riesce a trovare le cose fatte adesso 😉

  16. Io in casa faccio veramente di tutto. Non mi spaventa pulire la cucina, cucinare, sparecchiare, fare i letti, spazzare, lavare per terra, lavare i vetri, dinne una e io lo faccio, TRANNE… tranne la STRAMALEDETTA lavatrice!!! Un mistero, una macchina infernale mai padroneggiata e sempre temuta, rigorosamente tenuta a distanza! Nessun rapporto, neanche epistolare. Assai più simpatica la lavastoviglie, praticamente un’amica. Parzlaimente simpatica l’ultima venuta, la mitica asciugatrice, che consente di eliminare “bella napoli” da casa, ma anche in questo caso la diffidenza la fa da padrone, sempre di bucati alla fine si tratta… Insomma è una questione di equilibri, ciascuna coppia trova i suoi. Certo che con questo maritino che è influenzato da mammà, quando cucina fa un casino che la metà basta, la lavatrice neanche la vede e mi pare di capire che in cucina (quando non si dedica ad attività creative) non mette neanche piede per dare una pulitina… insomma la vedo un po’ dura per catepol… 😉

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