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Visti in TV

Non abbiamo l’adsl a casa. Quindi presto più attenzione a cosa passa in TV.

“Mi chiamo virgola, sono un gattino…” e soci.

Manda un SMS al 48equalcosa con scritto “Ciro” oppure “M” (spero non stia per minchiate non lo ricordo) oppure…Tu manda SMS, ti mandiamo in regalo la suoneria e lo sceensaver e te ne mandiamo in regalo anche altre. Virgola il gattino frantuma realmente i maroni e ti entra nel cervello.

Gli spot delle suonerie passano milioni di volte. Milioni. Potrei cantarvi tutte le canzoncine delle suonerie. La parola che ricorre in questi spot è sempre regalo. Illegibili le scrittine sottostanti.

Mi son chiesta se è un regalo dove ci guadagnano, me lo son chiesta più volte prima di capire. Sì te ne regalano una perchè tu dopo l’invio del tuo SMS ottieni (e paghi cadauno) l’abbonamento. E una è in regalo. Ma una sola. Tutte le suonerie che ti arrivano le paghi. Sappilo.

Lo scrivo per gli adulti, i ragazzi lo sanno che si pagano questi SMS. Che gli frega? Sono i genitori che ricaricano no? Per cui, adulti che mi leggete, magari prestare attenzione a queste cose e capire come funzionano non ci fa male. Alla fine non basta dire “E io pago…” e fre il predicozzo ai figli…anche perchè puntuale squillerà il loro cellulare con “Mi chiamo virgola, sono un gattino…”

E adesso la pubblicità.

Senza far nomi di marche. Se vedi per giorni lo spot delle mozzarelline alle olive, quello in cui le olive si tuffano vogliosamente nel latte, quando vedi la pubblicità del nuovo bagnodoccia idratante nel cui latte si tuffa un’oliva, tu pensi alle mozzarelline o al bagnodoccia? Mi son chiesta per 10 minuti che c’azzeccava il bagnodoccia con le mozzarelle prima di capire che erano due spot diversi.

E quei due, lui e lei, “Che fai leggi?” Lui non risponde (io immagino la nuvoletta del pensiero stile fumetto su di lui”Secondo te con un libro in mano che posso fare'”. “Allora leggo anche io!” Quasi per dispetto anche lei prende un libro in mano. I classici di ogni tempo e paese. A un costo irrisorio, in edicola, insieme, I Promessi Sposi e il Kamasutra. Cosa legge lui? Cosa legge lei? Scommettiamo che indovino?

Notizie dai fannulloni.

Sento da più di un tiggì che tra maggio e luglio meno trenta per cento di assenteismo nella Pubblica Amministrazione, meno finti permessi per malattia, per la gioia di Brunetta.

Considerazione a margine. La scuola come sapete è Pubblica Amministrazione. Gli insegnanti, anche io, siamo dipendenti pubblici, quindi conteggiati in queste statistiche brunettiane. Gli insegnanti e il personale della scuola siamo una bella fetta di PA. Bene…tra maggio e luglio la scuola chiude o comunque le attività son davvero ridotte…tra maggio e luglio i docenti se non fanno gli esami, se non hanno riunioni programmate, sono a disposizione dell’istituzione. Oppure sono in ferie (ricordo che 30 giorni li prevede la legge come per tutti, escludendo domeniche e festivi, per cui diventano più di un mese, per sfatare il mito che gli insegnanti ne fanno tre di mesi di vacanza). Non sono certo ammalati “per finta” tra maggio e luglio, si ottengono giornate libere diversamente, mica son stupidi i docenti italiani. Per cui, non può essere paura di Brunetta IMHO. Almeno tra maggio e luglio! Almeno per questa fetta di PA.

(continua)

2 thoughts on “Visti in TV

  1. Ti sbagli! Si vede chiaramente nella pubblicità che lei legge il Kamasutra e lui i Promessi Sposi! 😉
    Comunque, a parte le suonerie così oscene che devo trovare qualcuno che ne abbia mai comprata una, hai visto i tizi che le descrivono? Sono messi peggio loro di qualsiasi Virgola il gattino e Bella Topolona! E peraltro ballano sempre nello stesso modo, che si tratti del Valtzer del Moscerino o dell’ultima dei Daft Punk…

  2. Anche io ho ironizzato più volte sul fatto che a luglio i malati sono calati del 30%, sarà perchè “sono in ferie”.
    Però bisogna ammettere che il dato è relativo a luglio 2008 su luglio 2007, ossia nel luglio 2008 ci sono stati il 30% di malati in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, quindi effettivamente qualcosa è successo.
    A mio parere però è semplicemente un effetto momentaneo, dovuto al fatto che si ritiene “meglio” evitare di esporsi proprio ora che si hanno gli occhi puntati addosso. Passata la baraonda iniziale vedrai che tutto ritornerà ai vecchi numeri.
    Quello che a me da fastidio invece è l’approccio con cui si sta affrontando il problema fannulloni. Siccome non sono capace di far rispettare le regole, allora le cambio sperando che quelle qualcuno le rispetti.
    Un fannullone lo sarà a casa malato, come al lavoro, ma sembra che basti farlo andare a lavorare per risolvere il problema.
    Il problema si risolve solo obbligando i responsabili di settore, chiunque abbia qualcuno alle proprie “dipendenze” a verificare che le persone lavorino, andando puntualmente a riprendere chi non lo fa, senza generalizzare le colpe non essendo in grado di riconoscere i colpevoli.

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