Blogosfera, Blogstar, Catepol, condivido link, Post Sponsorizzati, Social Network, Web 2.0 e tecnologie

Intervista tripla per BeeMood

Today I turned into a reporter and interviewed Pandemia, Tommaso Sorchiotti and Catepol – 3 very well known Italian bloggers who joined our community

We’ve asked them what they think about web, social networking and of course our own website.

Triple interview – Intervista tripla

(testo italiano dell’intervista)

L’inarrestabile Ape Bee si è travestita da piccola reporter e ha chiesto a Pandemia, Tommaso Sorchiotti e Catepol – tre noti blogger anch’essi approdati su BeeMood – che cosa ne pensassero del web, dei social network e ovviamente anche del nostro. Loro gentilmente e ironicamente hanno risposto a tutte le domande.

Ecco i loro profili:

PandemiaNome: Luca
Età: 32
Città: Senigallia (AN)
Blog: Pandemia.info (ma anche lucaconti.it)

Tommaso SorchiottiNome: Tommaso
Età: 28 (e chi l’avrebbe detto?)
Città: Vengo da un piccolo paesino della provincia di Pesaro dove (se Dio vuole!) tra un paio di mesi arriva l’Adsl. Un giorno stanco di fare il blogger solitario ed incompreso decido di spostarmi sul mare, a Senigallia, giusto per sfruttare un po’ la fama di quell’altro, quello famoso.
Blog: Sul mio tumblr trovi i deliri e i ritagli della giornata. Su microblogging.it cerco di mantenere un certo ritegno (ma solo per farmi invitare agli aperitivi!)

CatepolNome: Caterina Policaro
Età: 32
Città: Potenza/Vibo Valentia (al momento nomade insomma)
Blog: https://www.catepol.net

E cosa ci hanno risposto:

Qual è il blog/blogger che ti diverte di più?
PANDEMIA: Dilbert J
TOMMASO: Cavolo un blog per divertire la gente! Questa sì che è un’idea! Ma ci hai pensato nessuno?
CATEPOL: Oltre me stessa? Scherzo! Comunque ce ne sono diversi, ma mi diverte passare a leggere le avventure della profe e chattare nei commenti con la community di suoi lettori storici quando ho il tempo

E quello che ami di meno? Sinceramente…
P: Techcrunch, bene informato solo perché ha le mani in pasta…e non è complimento
T: I blog con i post più lunghi di 140 caratteri. Sarà perché ho poco tempo, o perché non capisco cosa avranno da dire.
C: Sinceramente mi inimicherei tanta gente, e già ce n’è molta a cui sto sulle balle. I blog che amo di meno poi finisco per non leggerli proprio, anche se magari continuo a tenerli nel feedreader. Quindi veramente non mi vengono in mente.
Sono quelli che scrivono solo fuffa. Ma non fuffa nel senso di qualcosa di stupido ma almeno un po’ divertente. Sono i blog che scrivono di nulla, che si nascondono nell’anonimato per denigrare altri, quelli che non aggiungono nulla alla conversazione. E non parlo di alte conversazioni sui massimi sistemi. No, sono quelli che non dicono nulla della persona che c’è dietro ma son fatti riportando notizie che già tutti riportano e per raccogliere qualche visita in più. Non ti posso fare i nomi…

Qual è secondo te il/la blogger più sexy del reame?
P: Enrica Garzilli di Orientalia4all, ma non ditelo al marito, tra l’altro blogger
T: Qualsiasi ragazza sappia gestire un blog è inevitabilmente sexy. E se capita di uscire insieme e la serata va male, hai sempre un argomento di cui parlare
C: Dopo di me? Anche qui scherzo. Dipende cosa intendiamo per sexy…ad ogni modo è pieno di bei ragazzi e belle tipe in giro per la blogosfera. E con questo intendo non solo dal lato fisico, ma soprattutto belle persone e belle personalità. Tra le donne c’è Ninna, tra gli uomini boh…ahem sono sposata non mi posso pronunciare 😉

Hai mai scritto un post di cui ti vergogni? Se sì, hai la forza di dire quale? 😉
P: Se l’avessi scritto, l’avrei cancellato
T: Un post, credo di no. Il segreto è non rileggere mai quello che hai scritto. A costo di fare grossi sfondoni grammaticali e passare per analfabeta.
C: Qualche post di qualche tempo fa. Non che me ne vergogno, però quando ero meno letta e conosciuta avevo meno peli sulla lingua quando raccontavo di fatti e persone (alcuni post con argomento suocera devo ammettere che li ho cancellati). Diciamo che alcuni post troppo personali, quando cominci ad esser nota e quando si può risalire alle persone citate, ora non mi ci metto proprio a scriverli. Ripeto non è vergogna, è solo un uso consapevole del mezzo che da diario online è diventato altro. Ho provato ad aprire un blog segreto per questi post al vetriolo. E’ vuoto. Non mi piace scrivere se poi non posso essere letta. Allora quando mi devo sfogare in qualche modo faccio esercizi di stile 🙂 sul blog pubblico e basta.

E quello che più ti ha dato soddisfazioni?
P: Uno che non ho scritto su Pandemia, ma che ho contribuito a scrivere per Read/Write Web
T: Forse quando ho fatto live-blogging dalla luna.
C: Ce n’è più di uno, quelli in cui spiego dei tool e dei servizi e tanta gente mi viene poi a ringraziare, quelli in cui parlo di come vedo io alcune cose del mondo della scuola, quelli che diventano cazzeggio collettivo, quelli ripresi da blog o siti autorevoli. Anche perchè io come blogger sono strana. Passo dalla tecnologia ai racconti di fatti privati (oramai molto romanzati). I post che mi danno soddisfazioni sono quelli in cui si scatena la conversazione o le critiche nei commenti. Quelli che vengono citati e linkati da altri. Quelli che creano discussione insomma.

Se non sapessi che questa intervista verrà pubblicata sul blog di BeeMood cosa diresti in proposito di questo social network?
P: Ha tanta strada da fare
T: Bee..cosa? Non ho idea di cosa tu stia parlando!
C: Guarda, io da prezzemolina del web quale sono, ho ovviamente aperto l’account su BeeMood, perchè testo sempre tutto e mi piace vedere il funzionamento di nuovi tool, servizi e strumenti. Come social network mi piace, anche se deve sicuramente trovare modo di emergere e differenziarsi rispetto al più utilizzato Twitter. Io in realtà lo uso poco BeeMood, o meglio ci riposto attraverso i feed quello che scrivo su Twitter. Faccio lo stesso su Jaiku e su altri servizi similari. Lo faccio sicuramente per mancanza di tempo per utilizzare ognuno degli strumenti ognuno per la sua peculiarità. A me piace molto conversare e socializzare, si sarà capito. Al momento la gran parte di persone che seguo e che mi segue utilizza Twitter, un po’ meno Jaiku, molto meno BeeMood, Pownce e Meemi. Anche se, quando leggo qualcosa di interessante al di fuori da Twitter mi fiondo a partecipare. Ripeto l’importante è conversare e scambiare conoscenza. Il mezzo è secondario. BeeMood mi piace e mi riprometto di frequentarlo un po’ di più di persona, lasciando perdere il reindirizzamento dei feed dei miei Twit.

Sapendo invece che VERRA’ pubblicata, cosa dici? 😉
P: Me ne avete parlato quando non era pronto e poi, al lancio, non mi avete detto nulla! Non si fa così!
T: BeeMood? Fantastico. E’ il mio sito/blog/servizio duepuntozero preferito!
C: Ah bè, cambia tutto. Direi che sono una grandissima utilizzatrice del servizio, che è fantastico, bellissimo, meraviglioso. Scherzo! Ti direi quello che ho risposto alla domanda precedente. La cosa importante per questi social network in cui in pratica si fa microblogging è avere una base utenti attiva, che conversa, utilizza lo strumento, scambia, discute, diffonde. Ecco perchè anche BeeMood ha delle grosse potenzialità. Purtroppo Twitter ha iniziato per primo e in presenza di strumenti simili un utente è disorientato. Se si riesce però a creare l’animazione ed il coinvolgimento giusto, non si può che parlarne bene.

C’è qualcosa che proprio non ti piace in BM?
P: Il voler essere giovanilisti
T: Appena trovo qualcosa te lo dico.
C: Non saprei. No nulla in particolare.

E cosa apprezzi particolarmente?
P: Il fatto che non sia un semplice clone di altro
T: Anche qui mi trovi impreparato: forse la vivacità della community.
C: Mi piace il fatto che permette di aggregare i feed, di postare immediatamente video e di creare Tribe. Però, usandolo poco, non so darti un giudizio. In linea di massima mi sembra un servizio ben fatto.

Se potessi darci un consiglio che cosa ci diresti?
P: Rivolgersi ad un pubblico più ampio
T: Magari di sceglier meglio le persone da intervistare!
C: Di pensare a strumenti (ma anche a persone) che animino un po’ le conversazioni e che diffondano l’uso di BeeMood, anche inventando usi in contesti che non ci si aspetta. Inoltre, l’apertura a Tutto (come per Twitter) potrebbe essere una chiave di svolta per la community di utenti BeeMood. Scusatemi se tiro in ballo sempre Twitter, però è l’esempio che più si avvicina. Il servizio offerto da BeeMood deve poter diventare virale in qualche modo e ampliare la base utenti. Utenti che, credo come me, hanno poca voglia di doppiarsi o triplicarsi a dire le stesse cose su diversi social network, ma che preferiscono utilizzare quello dove il numero di contatti in e out è il maggiore.

Ok, parliamo degli altri social network. Quali sono quelli che utilizzi di più?
P: LinkedIn, Facebook e Twitter
T: Generalmente tutti quelli che presentano la voce “beta” o “2.0”. Gli altri non mi interessano proprio..
C: Twitter sicuramente (ma dai, non l’avreste mai detto vero?) ma anche Flickr. Molto poco FaceBook che è praticamente l’emblema della confusione e della ridondanza. Un po’ Jaiku, molto il Tumblr e professionalmente tra Neurona e Linkedin preferisco LinkedIn. Però sono registrata su tutto e con notifiche mail attivate per cui se accade qualcosa di interessante in altri social network che frequento vado a vedere di che si tratta. Le notifiche mail e i feed sono essenziali, sono la chiave di volta per seguire quanto più possibile, senza dover andare di sito in sito, di social network in social network

Come dovrebbe essere il social network dei tuoi sogni?
P: Aggregante di tutti gli altri
T: Un servizio che permetta di aggiungere anche gente a caso tra i propri contatti, pavaneggiarsi per il numero di amici, spammare conoscenti anche a loro insaputa e aggiungere giochini ed applicazioni stupide per perdere tempo. Insomma tirar fuori la parte meno razionale dell’uomo..
C: Bella domanda! Un social network che contenga le principali funzioni social di tutti gli altri ma non ridondante. Un social network dove poter condividere con i propri contatti a diversi livelli, non per forza tutto. Un social network a cui puoi partecipare anche quando non sei esattamente online (tipo col telefonino). Un social network che ogni tanto ti ricordi che è bene anche fare una passeggiata!!

Fra qualche giorno a Milano avrà luogo il Girl Geek Dinner. Secondo te qual è la donna che meglio rappresenta il web oggi?
P: Amanda Lorenzani
T: Direi che la donna che mi invita rappresenta di diritto il meglio il web di oggi. E credo anche quello di domani!
C: Il mio ego suggerisce di rispondere IO a questa domanda, la mia razionalità invece dice che siamo in tante, ognuna diversa dall’altra. C’è chi è proprio geek e tecnologica al 100%, c’è chi si occupa di letteratura, di figli, di lavori che col web hanno poco a che fare, di politica ecc. Però siamo geek ognuna nel suo piccolo, utilizziamo le tecnologie che abbiamo a disposizione per trarne vantaggi personali e professionali e per comunicare, per socializzare, ma anche per risolverci tanti piccoli/grandi problemi. Non posso scegliere una donna che rappresenti il web oggi, perchè siamo tante, tantissime.

Fuori dal web, sei più social o antisocial? Ti piace partecipare a camp, eventi e convegni o ti godi le tue relazioni virtuali comodamente seduto sul divano?
P: Social e a-social a seconda dei momenti. In questa fase più a-social
T: Molto social. I convegni e i camp sono il momento in cui il blogger si materializza e si da un tono. E si scopre che chi usa la foto di capitan Harlock in realtà è più simile ad Hello Spank. Non potrei mai mancare.
C: Dunque io nasco social dalla real life, il web è una estensione di questo mio essere. Ho più numeri di contatti nella rubrica del telefonino che nella rubrica di gmail. Vivo non una ma due vite sociali nella real life dal momento che vivo in due città diverse (per lavoro e per amore, che prima o poi si ricongiungeranno in una), ho amici in tutta Italia, ho sempre partecipato alla vita sociale del luogo dove mi trovo a vivere, adoro andare in pizzeria o prendere aperitivi, organizzare cene.
E allora la risposta è certo che mi piace partecipare a camp e convegni!! Dal divano va bene essere social con chi, a causa delle distanze geografiche, non puoi vedere o sentire in altro modo. Ma non basta.

Cosa fai quando non blogghi o sei sulla rete? In percentuale, quanto tempo dedichi alla tua vita virtuale e quanto a quella priva di tecnologia?
P: Viaggio, leggo, converso. Una percentuale molto alta
T: Ho una vita normale e sono un bravo ragazzo. In realtà non saprei quantificarti il tempo di lavoro, di cazzeggio e quello libero.
C: La tecnologia fa sempre parte della mia vita reale. Il telefonino è sempre con me da anni e mi permette in caso di necessità di controllare mail e comunicare con i miei contatti virtuali mediante Fring (MSN+Gtalk+Skype+Twitter). Questo non vuol dire che sto sempre connessa. Il macbook è sempre aperto e connesso quando sto in casa (e me lo porto pure dietro di stanza in stanza). Quando sono fuori casa sono al lavoro, probabilmente (lavoro nella scuola e tengo corsi di formazione). Oppure sono sulla Salerno/Reggio!!
Chi mi ha conosciuto di persona lo può testimoniare: sono una chiacchierona anche nella real life e quando sono insieme ad altri non tocco nemmeno il telefonino per mandare SMS 🙂

 

Qual è la tua serie TV preferita?
P: Damages
T: La serie X3500 Bravia della Sony, quella che costa quanto una multiproprietà in Sardegna.
C: Dr. House, Lost (anche se mi son persa ad un certo punto), NCIS cose così. Ma non mi ci impegno troppo

Web o mobile?
P: Web
T: Essendo l’anno del mobail, questo, la mia scelta è obbligata.
C: Web (ma un mobile che mi permetta di fare web non mi dispiace)

Che cosa pensi di Catepol?
P: Una donna che sa usare il web. Ce ne fossero!
T: Come disse un giorno un vecchio blogger il problema di Catepol è la sua inevitabilità e pervasività: prima o poi ti tocca. Non è solo una blogger che puoi scegliere se leggere o meno, ma un entità capace di manifestarsi in ogni spazio/tempo. In Rete come fuori. Dopo un po’ inizia ad accettarla, così com’è.

Cosa pensi di Tommaso?
P: C’è chi si chiede come possa trovare il tempo per fare tutto ciò che faccio. Se sapeste gli impegni della vita offline di Tommaso (mi riferisco essenzialmente alla famiglia) sareste ancora più meravigliati
C: Tommaso mi piace molto, soprattutto il suo modo di usare il Tumblr come vero e proprio blog.

Cosa pensi di Pandemia?
T:
Che se non era per l’influenza dei polli col cavolo che stava lassù, sempre in giro, tra gadget e tartine. Il suo successo è dovuto allo spauracchio della SARS prima e dell’aviaria poi. La gente gugleggiava “pandemia” e si ritrovava sul suo blog. E molti non sapendo cosa stavano leggendo tornavano più e più volte..
C: Luca è in gamba, è riuscito a fare del blogger anche una professione e lo ammiro per questo.

Per finire, come direbbe qualcuno: fatti una domanda e datti una risposta.
P: Quando andrà in vacanza e dove? Spero presto, molto presto, tra Mar Rosso, Pantelleria e magari qualche metà nordica.
T: Mi stai dicendo che non ti son bastate tutte le cavolate che ho raccontato fin’ora?!
C: Mi domando se avremo mai a disposizione giornate più lunghe per seguire tutto e tutti su ogni social network. Mi rispondo che no, non sarà possibile. Allora esco all’aria aperta un po’!

Grazie del tempo che mi hai dedicato. Ci vediamo in giro, e su BeeMood, giusto? 😉
P: Certo 😉
T: Giusto. 😉

(testo inglese dell’intervista)

Today I turned into a reporter and interviewed Pandemia, Tommaso Sorchiotti and Catepol – 3 very well known Italian bloggers who joined our community

We’ve asked them what they think about web, social networking and of course our own website.

Here’s their profile

PandemiaName: Luca
Age: 32
Posting from: Senigallia(AN) Blog: Pandemia.info (but also lucaconti.it)

Tommaso SorchiottiName: Tommaso
Age 28 (who would have thought?)
Posting from: A small small town in the suburbs where hopefully in a couple of months we’ll have DSL connection. Maybe someday I’ll decide to move a few miles from here to Senigallia and benefit from the reputation of a certain blogger who lives there
Blog: On my tumblr you’ll find all the crazy random thoughts flowing through my mind during the day. On microblogging.it , instead, I try to restrain myself a little bit  (but mainly because I want to get invited to those exclusive cocktails!)

CatepolName: Caterina Policaro
Age: 32
Posting from: Potenza/Vibo Valentia (basically I don’t have a house)
             Blog: https://www.catepol.net

And here’s what they answered to our questions

Which blog/blogger is the most entertaining to you?
PANDEMIA: Dilbert J
TOMMASO: omg, a blog to entertain people! This sounds like a good idea. Anybody has ever thought about it?
CATEPOL: Besides me? Just kidding! There’s a bunch but when I have some spare time I especially like to read  le avventure della profe and chatter with her many loyal followers

And the one you like the least? Got to be honest…
P: Techcrunch, bene informato solo perché ha le mani in pasta…which is not a compliment

T: Every blogs with posts over 140 characters. Maybe because I have little time, maybe because I don’t understand what the hell they have to write about

C: I would prefer not to make any more enemies. There’s already a few people out there who don’t like me. Blogs I don’t like are those that I don’t read, though sometimes I may keep them on my feedreader. So honestly there’s no special name coming to my mind. Basically all those blog talking nosense. By which I don’t mean blogging about silly things in a funny way. I actually mean those blog talking about nothing, taking advantage of the fact of being anonymous to trash other people without positively contributing to any discussion. Those blogs that wouldn’t say anything about the author but just report news that everybody already knows to attract a few more visits. But I won’t tell you any name…

Whose the sexiest blogger?
P: Enrica Garzilli from Orientalia4all, but don’t tell her husband (the other blogger from the site)

T: Any girl who knows how to manage a blog is inevitably sexy. And if you go on a  date and it turns out that there is no chemestry at least you always have some topic to discuss

C: After me? Again, I’m kidding. What do you mean by sexy…there’s so many beaufiful girls and handsome guys in the blogosphere. And I’m not just talking about the way they look, but most importantly they have beautiful personalities. Among women I would say Ninna, among men…well I don’t know I’m married and I’d better not to say anything ;-)
 

Are you ashemed of anything you posted ?
P: If I were, I would have cancelled the post

T: Well, I don’t think so. The secret is never to read again what you posted. Despite typos and the risk to be thought an illitterate

C: Some posts, from a while ago. It’s not really like I’m ashamed but when I had fewer follower I would just post anything that would come to my mind, talking of real people and real events  (and I must admit that I’ve actually cancelled a few posts about my mother in law). Some posts are too personal, when there’s a lot of people following you, when they can trace back to the real people you mention that’s not nice. Now I don’t do it anymore. Again I’m not ashamed. It’s just a more self-conscious use of this media that from an online journal has turned into something different. I’ve even tried to open a secret blog for this kind of post. It’s blank! I don’t like to write if there’s nobody to read me. So now when I want to come out I have my own little tricks :-) on my public blog and nothing more

Which post gave you the biggest satisfaction

P: Something I posted on Pandemia but that I wrote for Read/Write Web

T: Maybe when I live-blogged from the moon

C: There’s a bunch. For instance those where I explain certain tools or services because lots of readers are thankful for them, those where I make clear my point on certain aspect of the school system, those that inspire collective trifling , those cited by famous blogs or websites. And you know, I’m a weird blogger at the end of the day. I may discuss about technology as well as about my personal life (actually dramatizing a lot). The best posts are those who ignates lots of comments or even criticism. Those that are mentioned and linked by others. Eventually, those who create a real discussion

Assume that you didn’t know that this interview will be published on Beemood, what would you say about our social network?

P: Still a long way to go

T: Bee..what? I don’t know what you are talking about!

C: Well of course I have my own account on Beemood, because I like testing pretty much every new service out there. I like it as a social network but I think that it still needs to find a way to emerge and differentiate from Twitter. I actually end up not using it so often. I mean I post there through the Twitter feeds, the same thing I do on Jaiku and other similar services. I do that because I have limited time and it’s hard to keep constant update and use every service’s prerogatives. I like chattering and socializing a lot, I bet it’s clear by now. At the moment most of the people I follow – and who follows me – mainly uses Twitter, slightly less commonly Jaiku, and much much less BeeMood, Pownce and Meemi. Even so when I read something interesting outside Twitter I rush there to take part in the conversation. What’s really important is to get to “exchange” something. The media is just instrumental. I like BeeMood and I vow to be there more often

Now assume that you KNEW that the interview will actually be published ?

P: You talked to me a lot when the site was about to be launched, and then on that very day you forgot to inform me! That’s bad!

T: BeeMood? Awesome. My very favourite 2.0 site/blog/service

C: Well that makes everything different. I use it everyday, it’s awesome, fantastic! Kidding! I would answer exactly the same way. What really matters for these social networks where you basically do microblogging is to have a lively, participating community that uses the network to share thoughts, opinions, ideas. That’s why I think Beemood has a huge potential. Unfortunately Twitter was the first comer and when there are similar websites a user may be confused. But when you succeed in creating a lively conversation and have people really participating I can do nothing but enjoy it

What you don’t like in Beemood?
P: The fact you push too hard to look you youthful

T: As soon as I find out something I’ll tell you

C: I don’t know. Nothing in particular

And what do you like the most

P: The fact that it is not simply a clone

T: Well I don’t know: maybe the lively community

C: I like the fact that you can add feeds, post videos and create a Tribe. But using it seldom I can’t give you a thorough evaluation. It looks a pretty good product anyway

Can we ask you for some advice?

P: Target a wider audience

T: Choose better the people you interview

C: Having more tools (but also people) to keep the conversation lively, also inventing different way to use the community. Beemood’s service needs to become viral and somehow widen his users’ community. Most users, like me, don’t feel like posting the same thing in 2 or 3 different places but prefer to stick to the one where’s there’s a larger audience

Let’s talk about the other social networks. Which are the ones you use the most?

P: LinkedIn, Facebook e Twitter
T: All those deemed as “Beta” or “2.0″. The others don’t really interest me
C: Twitter of course (who would have said?) but also Flickr. Very seldom FaceBook which is the very emblem of confusion and redundancy. Sometimes Jaiku, often Tumblr and as to professional networks I prefer Linkedin to Neurona. But of course I have an account everywhere with mail notifications on. So, as I told you, when womething interesting happen I rush to take part in the conversation. Mail notifications and feeds are vital. They are the keys to follow as much as possible without jumping from one site to another.

Out of the web are you more social or antisocial? Do you like taking part in camps, events, congresses or you prefering enjoying your virtual relationship from your sofa?
P: Sometimes social and sometimes a-social. In this period more of a-social

T: Very social. Congresses and camps are the moment when bloggers come to full life and set their tone. I could never miss one

C: Well I’m very social in real life. Web is just an extension of who I am. There’s more people in my phonebook than in my gmail contact list. I actually don’t have just one but two social lives as I live in two different towns, I have friends everywhere in Italy, I’ve always been very active in the social life of the place where I’ve lived. I love to go out for a pizza, a cocktail or invite people home for dinner. So the answer is obvious: of course I like taking part in camps and congresses. I mean it is still good to socialize from your sofa with people you couldn’t meet because of the distance. But that’s not enough 

 

Which are your favourite TV Series?
P: Damages

T: X3500 Bravia series by Sony, the one that costs as a country house in Sardinia

C: Dr. House, Lost (though I got lost myself at a certain point), NCIS  and things like that. Don’t dig too much into that

Web or mobile?
P: Web

T: Being the mobile year, I really have no choice but mobile

C: Web (but when mobile allows you to do web is still good)

What do you think of Catepol?
P: A woman who can use the web. I wish there were more

T: As an old blogger once said, the problem with Catepol is her inevitability: sooner or later you’re going to meet her. She’s not an ordinary blogger that you can choose to read or not but an entity capable of being everywhere at the same time.On the web as in real life. After a while you start acceppting her. The way she is.

What do you think of Tommaso?
P: Someone asks me how I manage to find enough time for everything. If you had the slightest idea of how busy is Tommaso’s life (especially because of his family) you’d really be astonished

C: I like him. Especially the way he uses Tumblr as a real blog.

What do you think of Pandemia?
T:
How lucky this guy has been! He’s just benefited of all the hype going on about global diseases. People would google “pandemia” and find his site. And most of them, not understanding what they where reading would come back times and times again

C: Luca is a smart guy. He’s been able to turn blogging into a real job, which is something I admire.

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