Lavoro, odi et amo, parolando

Il breviario del buon educatore

Dovete sapere che noi abbiamo a scuola una sorta di registrone dove annotare quanto accade in ogni turno in modo che tutti sappiano, ad esempio, chi sta male tra i ragazzi e le ragazze, se è sorto qualche problema, se è successo qualcosa in particolare o semplicemente per comunicare con i colleghi ed il coordinatore. Dovete sapere anche che c’è il collega filosofo che sopra al registro scrive romanzi solo per sollevare problemi inutili del tipo "Si comunica che ignoti hanno devastato la stanza n. 24 dove alloggiano dei bravi ragazzi che nulla fanno per turbare lo stato d’animo dei compagni e che pertanto bisogna prendere provvedimenti seri individuando i colpevoli del misfatto perchè i ragazzi comprendano appieno il ruolo dell’istituzione educativa, le regole di comportamento e bla bla bla…" Ma non è di lui che voglio raccontare.

Ieri sera arrivo e ti trovo una bella paginetta scritta dalla collega sottuttoio, mia rivale alle elezioni. Non solo ha scritto ma ha anche bordato con una cornicetta a penna il suo "Breviario del buon educatore" perchè potesse essere subito notato e letto in tutti i suoi punti.
"Si rammenta ai colleghi educatori che non si fuma nei locali del convitto. Questo per
– rispettare la normativa vigente
– rispettare i colleghi e le colleghe ed evitare loro problemi relativi al fumo passivo
– rispettare l’ambiente educativo in cui svolgiamo il nostro lavoro…
– dare il buon esempio ai ragazzi che vedendo fumare l’educatore si sentono autorizzati a fumare anch’essi
– ricordarsi che il nostro ruolo di "Educatori" comprende tutta una serie di comportamenti consoni…
– …
– …"

Questo più o meno il succo…era una cosa lunghissima e, credetemi, ridicola con diversi punti in cui spiegava cosa un bravo educatore deve e non deve fare, come ci si deve comportare .
"Eccola qui la tua amica, ma chi si crede di essere? Mi viene a fare la lezioncina a me che ho 30 anni di servizio quasi alle spalle? Basta che mi dice di non fumare in sua presenza. Che bisogno c’è di dire che quasi quasi chiama i carabinieri …" Il collega quello del test dopo avermi intrattenuto, incazzato nero, stanotte ha elaborato la sua risposta in merito è ha scritto la sua bella paginetta sul registrone, in risposta.

"Cara collega XXX
ti rispondo da fumatore incallito quale sono per ringraziarti della tua lezione in  merito alle funzioni elevate che il nostro ruolo educativo impone, dei discorsi sul buon esempio e di averci ricordato le norme comportamentali in merito al fumo nei locali pubblici. Se ti dà fastidio il mio fumare potevi semplicemente dirmi di non accendere la sigaretta in tua presenza perchè ti provoca fastidio ed io lo avrei fatto tranquillamente. Per quanto mi riguarda, con questa tua sparata pubblica,  SAPPI CHE ORA TI SEI VERAMENTE GIOCATA IL MIO VOTO!!"

8 thoughts on “Il breviario del buon educatore

  1. infatti se continuano così me li copierò nottetempo e ci faccio un blog ad hoc… non hai idea di quanto ho riso stamane a legere i due papiri

  2. Ho una collega (che per di più, a suo tempo, è stata mia insegnante) che ogni volta che mi vedei con la sigaretta accesa (mai all’interno della scuola, sempre e soltanto a ricreazione nel parcheggio assolato d’ estate e gelido d’ inverno) mi fa la predica. La fa con tale convinzione che da novembre in poi è sempre raffreddata, tossicolosa e senza voce … lei, non io, la reproba viziosa.

    Cmq … che divertente il tuo convitto! (e, naturalmente, felice di averti ritrovata, anche se non avevo mai smesso di leggerti)

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