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Come aggirare la censura di Twitter

Della censura di Twitter se ne sta parlando molto, oggi.

Vi rimando subito alla lettura dei post di Gba e Valigiablu per approfondimenti.

Oggi doveva (o è) il giorno dello sciopero su Twitter contro la censura. Ok.
In pratica non dovremmo usare Twitter tutto il giorno. La cosa mi fa sorridere.Impossibile che tutti lo facciano. Sciopero fallimentare in partenza.
Dovremmo inondare i server di Twitter fino a farli saltare, invece. Se proprio.

Vediamo che succede.

Da un post di Twitter apprendiamo il cambiamento di policy riguardo alcuni contenuti e censura degli stessi in alcune nazioni.

Fino a ieri un tweet veniva censurato con la cancellazione. Adesso, invece, i singoli tweet potranno essere oscurati se un governo locale lo richiede perché previsto dalla sua legislazione.

Until now, the only way we could take account of those countries’ limits was to remove content globally. Starting today, we give ourselves the ability to reactively withhold content from users in a specific country — while keeping it available in the rest of the world. We have also built in a way to communicate transparently to users when content is withheld, and why.

Chi ha postato il tweet “incriminato” viene avvisato da Twitter, il contenuto non sarà visibile in quella nazione. Sarà però visibile nel resto del mondo.

if and when we are required to withhold a Tweet in a specific country, we will attempt to let the user know, and we will clearly mark when the content has been withheld.

Basta cambiare quindi la propria nazione su Twitter in “Worldwide”? (si cambia da qui https://twitter.com/settings/account)

Sembra la soluzione più logica. Leggo su thenextweb che, mettendo Worldwide come nazione, Twitter converta comunque l’IP, riconoscendolo.
Invece, cambiare nazione da una all’altra, funziona.

Pare che Twitter abbia voluto lasciare questa porta aperta per aggirare la censura. Permettere il cambio di nazione è come un cambio manuale di IP, non c’è bisogno di nasconderlo dietro un proxy.

Per riassumere cosa accade.
Se, ad esempio, in Cina i tweet con la parola “pane” non si vedono e vengono censurati è perché è stato richiesto dal governo cinese. Quindi in Cina, un tweet con la parola “pane” non si vedrà. Sia che si posti dalla Cina stessa o dal Congo o dal Messico. Twitter avvisa l’utente che ha postato il tweet “incriminato”. Lo avvisa dicendogli che, se hai Cina come nazione Twitter o sei in Cina, quel tweet non si vede.
Prova a mettere “Francia” come tua nazione Twitter e quel tweet lo vedi regolarmente.

Nel mentre, comunque, il resto del mondo fuori dalla Cina ha letto e legge quel tweet contenente la parola censurata “pane”.

Le richieste legali che arrivano a Twitter per censurare contenuti si trovano qui http://chillingeffects.org/twitter. Ci saranno veramente tutte, per trasparenza? Vedremo.

Twitter precisa che non vengono censurati i contenuti in maniera preventiva ma solo dopo richiesta legale. Valutandole una per una.

that is, we will withhold specific content only when required to do so in response to what we believe to be a valid and applicable legal request.

L’utente saprà che il contenuto è stato censurato.

If people are located in a country where a Tweet or account has been withheld and they try to view it, they will see a alert box that says “Tweet withheld” or “@Username withheld” in place of the affected Tweet or account.

Se l’utente è localizzato in una nazione dove un tweet o un account è stato oscurato e cerca di vedere il tweet, vedrà un avviso “Tweet withheld” al posto del tweet o “@Username withheld” al posto dell’utente.

10 thoughts on “Come aggirare la censura di Twitter

  1. a me come norma, non mi pare errata, insomma se un governo ha una legge, giusta o sbagliata che sia, si deve rispettare, e amen se censura il Tweet solo in quella nazione !! che si fa ? poi ci sono sempre i modi per agirare le censure usando gli asterischi o i punti ecc…

    1. io confido nella creatività umana, infatti. Le barriere su internet si sono sempre aggirate in qualche modo. Infatti, se un governo lo richiede per legge e giusto adeguarsi, per loro. Per non perdere la possibilità di essere usati in quel paese. E infatti i tweet sono visibili per tutti gli altri… a me la scelta piace. Discutibile, ma sensata

      1. Infatti sempre meglio che non esserci e quindi “oscurarsi” del tutto e poi, francamente non ho mai condiviso chi invece su Internet solo perché “nascosto” da un monitor pensa o crede che si debba vivere in totale anarchia da tutto e tutti, chi scambia la libertà di parola per la libertà di offendere, istigare violenza, droga, razzismo, nazismo, cose tutte vietate oltre che dalle buone maniere, dalla legge e che di “persona” non si farebbero mai.., non sopporto l’uso anarchico di Internet, nascosto dalla libertà, non sono per la censura, ma se una legge c’è si deve rispettare, la penso così, se la legge è giusta o sbagliata, non dev’essere l’utente di Internet che lo decide ma il popolo di quello stato. Intoltre è una caccia ai fantasmi, io scrivo in Italiano e i miei Tweet sono per gli Italiani, parliamoci chiaro non mi interessa poi tanto che si veda o meno in cina o in perù e così vale per ogni nazione… se scrivessi in cinese, saprei anche quali parole dovrei evitare.. quindi questa indignazione da parte dei Twitteri per me è ingiustificata.

  2. grazie mille della spiegazione, non ho twittato oggi ma devo dire che non avevo capito che basta cambiare paese

  3. Spero censurino chi scrive “anno” al posto di “hanno”, che non si può vedere, chi spezzetta il messaggio in dieci-dodici tweets e Simona Ventura in generale 😀 Lo richiederò personalmente…

Comments are closed.

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