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Perchè le notizie prima passano da Twitter!! Siamo sicuri?

Anche se a qualche giorno di distanza eccomi a fare il punto delle mie riflessioni e affermazioni in merito al caso: #deragliamento #treno #milano #twitter #media. Non a caso ho messo il simbolo # prima di ogni termine, # altrimenti detto hashtag,  che su Twitter permette di ricercare più facilmente per termini chiave (quasi una sorta di titolo per Twit dall’argomento comune, per non disperdere le conversazioni se riguardano lo stesso argomento).

In sintesi per chi vuole capire subito di cosa parlo:

– verso le 23:00 del 20 settembre scorso sono apparsi alcuni messaggi che annunciavano un deragliamento ferroviario presso la stazione centrale di Milano,

– questi messaggi sono apparsi su  Twitter (e di conseguenza anche, immediatamente, su Friendfeed dove tantissimi doppiano i Twit – e quindi anche nel marasma di Facebook dove tantissimi doppiano automaticamente Twitter e Friendfeed, ma su Facebook non è possibile cercare bene per cui continuerò a parlare solo di Twitter e Friendfeed, dove si son svolti i fatti).

– per un’ora circa, oltre Twitter e Friendfeed non c’erano notizie ufficiali sul deragliamento in altri siti di informazione, quali giornali online, ANSA, ecc.

– le informazioni quindi viaggiavano di contatto in contatto sui due social network.

– la notizia ufficiale è arrivata solo DOPO sui media tradizionali.

Per approfondire questioni più tecniche in merito a stampa, media, new media ecc. vi rimando da @Felter o da @Michele o da @Roberto.

Io voglio raccontare come ho vissuto la serata del deragliamento del treno a Milano, quindi dal mio personale punto di vista di utilizzatrice dei social network, blogger, persona con un po’ di raziocinio che cerca di capire quanto accade, di verificare le fonti prima di divulgare a mia volta quanto accade, con la “responsabilità” di condividere qualcosa con questi NUMERI: 1969 followers su Twitter, 1512 iscritti al mio Friendfeed, 1602 amici di Facebook. Responsabilità.

All’apparire dei primi twit, non avendo capito la fonte, io ho twittato:

Ma è vero che è deragliato un treno in centrale a milano? (ci son diversi twit e retwit)

E ho cominciato  a ricevere risposte e a cercare su Twitter per hashtag:

Immagine 2

Cosa accadeva in pratica?

Da un primo messaggio di @valentinasole80 “E’ deragliato un treno in centrale a Milano” e uno di @alberto (che non trovo ma in cui si parlava di fumo, pompieri, un gran casino, insomma) poi leggo un altro messaggio di @paradoxengine: “Confermato. treno deragliato a milano, ho parlato con dei tizi sui binari.” Letti grazie ai retwit.

La domanda da un milione di dollari: “Cosa accade?”. Vediamo di verificare in qualche modo prima di rilanciare per mettere a conoscenza altre persone. Una certa cautela, mia e di altri blogger, doverosa.

La trasmissione di un fatto che accade ad uno dei nostri contatti è, infatti, una delle grandi possibilità di Twitter e non si discute. Ma non è detto che tutto quello che ci passa sotto gli occhi non vada un minimo controllato.

Se non ci fosse stato il messaggio di @valentinasole80 nessuno si sarebbe allertato e nessuno avrebbe ritwittato. Lei era là, le è entrato un vagone nel giardino. Ma per capirlo ce n’è voluta 8eppure non sono un utente twitter inesperto!). Perchè il bello e il brutto dei social network è che il canale lo puoi giustamente destinare solo a chi vuoi. E io ero esclusa dal flusso informativo originario.

Primo problema, infatti, io vedevo solo re-twit dai miei contatti (quindi quelli che posso sicuramente leggere) e dal twitter search sempre altri retwit di persone che avendo l’account pubblico sono leggibili da tutti.  Non ho letto nulla dalla fonte: l’ account di @valentinasole80, come il mio dopotutto, è  lucchettato, privato, cioè solo chi viene accettato dalla proprietaria dell’account può leggere).

Come verificare la fonte? Come fidarsi solo di retwit di messaggi? Leggendo forsennatamente quanto i tuoi contatti dicono in merito, fidandosi di qualcuno più che di qualcun altro. Sui social network funziona così, il passaparola. Sulla fiducia.

Premesso ciò, molti, me compresa, abbiamo rilanciato un messaggio che però non avevamo  visto in prima persona. Rilanciato perchè comunque quanto accadeva a Milano, poteva essere di interesse per molti. Poi tutti a chiedere altre notizie in merito da chi c’era o poteva avvicinarsi per capire. E tutti a mettere insieme i pezzettini di informazione che man mano arrivavano.

Il treno non è mica deragliato in Centrale…lo avete notato? Quindi anche la testimone oculare ha passato un’informazione imprecisa.

Fin qui non c’è nulla di male, ripeto, è il meccanismo del passaparola dei social network. Che in qualche modo ti porta di messaggio in messaggio a persone che realmente in quel momento conversavano con Valentina e quindi dagli spezzoni di conversazione retwittati e portati all’attenzione di molti, capire qualche dettaglio in più.

Ad un certo punto, però, in mezzo ai retwit ho cominciato a leggere “Opinioni personali” del tipo “I media come al solito arrivano tardi”, “Le notizie oramai passano prima su twitter”, cose così. a parlar di quanto siamo bravi e quanto siamo belli noi che c’abbiamo twitter, noi che c’abbiamo i social network… Una gara insomma.

E io lì, invece, a refreshare il search di twitter con combinazioni diverse per capire se c’erano altre informazioni oltre quelle di Valentina (alla quale, apprenderemo solo dopo, è entrato REALMENTE un vagone nel giardino, per cui REALMENTE twittava le info che aveva da TESTIMONE OCULARE senza essere in competizione con qualcuno. Anzi lei stessa ad un certo punto comunica anche che era arrivato qualcuno del Corriere…).

E tutti a ciarlare “Se c’è il Corriere perchè nessuno ne parla ancora? e bla bla bla noi che c’abbiamo i social network siamo più bravi, noi stiamo veramente sul pezzo e bla bla bla”.

“Opinioni personali” che non permettevano a nessuno di noi di rilanciare un dettaglio in più in merito, solo di divulgare con RT e nome di chi aveva twittato quelle poche info messe insieme.

E io che consideravo che ogni mio messaggio, in quel momento, era una responsabilità, quindi anche un retwit, dato il numero delle persone che riesco a raggiungere con soli 140 caratteri, quando posto qualcosa (che non sia cazzeggio). Voi direte: chi t’ha mai chiesto questa responsabilità? Nessuno, ma son consapevole che non parlo a 4 amichetti del mio walled garden quando scrivo su Twitter, Friendfeed ecc.

Così come son consapevole di fare un altro mestiere e di non aspirare a far la cronista d’assalto dei social network. Ma di utilizzarli in maniera socialmente utile, quando serve.

La Timeline di twitter e Friendfeed a quel punto era invasa dai messaggi di chi, senza aggiungere nulla, continuava a dire “Possibile che il corriere, i media non diano notizie, è passata un’ora, è passata mezz’ora…”

Una caterva di discussioni in merito, perchè i fiosofi dei new media quando ci si mettono, conversano per ore, perdendo anche di vista quello che realmente accade.

Non potendo accedere direttamente alle fonti, ad un certo punto, per provocare, ho scritto:

Con tutto il rispetto…ma a me sto fatto del treno mi pare una grande stronzata.

E giù anche qui una conversazione fiume. (per leggerla dovete chiedermi il following su Friendfeed, ho l’account lucchettato). Ma anche qualcuno che privatamente mi confermava che, potendo leggere le FONTI, c’erano realmente persone sul posto e quei TWIT erano veri.

Fino a che Alfredo non ha dato la notizia ufficiale, devo ammettere che dubitavo.

tr3

Ma non perchè Alfredo, giornalista, che conosco di persona, che stimo e di cui sono amica, fosse più affidabile di Valentina che non conosco proprio e che non posso leggere. Perchè Alfredo (ma anche, per dire, auro o altri milanesi che conosco e che, abitando vicino, potevano andare, o sono andati a verificare in prima persona) sono per me, Catepol,  più “affidabili” di chi non conosco proprio, pur usando lo stesso canale, lo stesso socialnetwork. Perchè fanno parte della mia RETE di RELAZIONI, non perchè c’hanno Twitter, stanno sul pezzo…

E in effetti, @auro, nel mezzo del baillame di tutta la gente che ritwittava @valentina e @alberto che parlava di pompieri e fumo, ha twittato che,  abitando a 50 metri dal deragliamento, non aveva sentito nulla… Quindi, chi come me, non essendo in immediato contatto con valentina, voleva capire che accadeva, automaticamente la fonte più attendibile trai miei contatti in quel momento (@auro che abita a 50 metri) diceva una cosa ben diversa.

L’altra sera ho considerato che la “fiducia” che pongo in chi mi comunica qualcosa è maggiore se a twittare è qualcuno che fa  parte della mia rete di relazioni, perchè ho già verificato con l’esperienza e le conversazioni precedenti la loro affidabilità nel divulgare qualcosa che accade loro. Ho capito anche, dalle varie conversazionic che si sono sviluppate e che comunque il flusso di Friendfeed porterà via con sè,  che c’è tanta gente a cui non importava di quanto accadeva, ma solo della gara ad arrivare prima dei media tradizionali. Almeno la percezione derivata da alcune belle frasi che ho letto è stata quella. Magari sbaglio.

E su questo ho riflettutto molto. A me non frega nulla di far per primi  lo scoop, per essere citata magari il giorno dopo da un qualche giornale o telegiornale come la prima blogger italiana che “stava sul pezzo”, prima dei media tradizionali. Eppure, coi numeri che mi porto dietro potrei, ah come se potrei, con qualche accorgimento in più, stare sempre sul pezzo ed essere la prima blogger italiana ecc ecc…

La riflessione con cui vi lascio è però questa: tra il dire che noi blogger e utenti dei social network facciamo comunicazione dal basso, arriviamo per primi sulla notizia, che i media tradizionali non servono più a niente perchè ci siamo noi con twitter & co.…bè, stiamo calmini, non è esattamente così. Per me è una bella responsabilità, innanzitutto.

Ciò non toglie il grandissimo valore di quei Twit iniziali e dei retwit senza i quali non avremmo saputo immediatamente che qualcosa di serio stava accadendo a Milano l’altra sera. Ciò non toglie che abbiamo la fortuna di avere in mano canali comunicativi immediati e potentissimi.

Ma anche una bella responsabilità.

11 thoughts on “Perchè le notizie prima passano da Twitter!! Siamo sicuri?

  1. Chi dice che il re-tweet debba essere fatto con leggerezza, ognuno si prende la propria responsabilità o verificando o fidandosi dei propri contatti per qualche motivo: è su questo che si basa la fiducia che poi gli altri ci assegnano.
    per es. ti racconto una cosa fresca fresca, ieri in una radio locale (un'ottima radio fatta di giornalisti) di Tegucigalpa hanno detto che c'erano 2 morti negli scontri.
    A me la cosa puzzava, non mi sono fidato, non ho trovato riscontri nei tweeters di cui mi fido (e non nei massmedia), non l'ho scritto e infatti la notizia era falsa.
    Eppure era una radio con giornalisti, secondo il tuo ragionamento mi sarei dovuto fidare ad occhi chiusi.
    Ecco il meccanismo virtuoso della Rete: l'avrei anche potuto scrivre ma essendo una notizia falsa avrei perso un po' di fiducia agli occhi di chi mi segue.
    Mentre radio, giornali e tv la mantengono cmq, sono istituzioni ai nostri occhi, possono sbagliare ma sono degne di fiducia.

    Poi il discorso che la gente gareggi con i massmedia o crei rumore è marginale.
    tra l'altro per superare questo problema si possono usare alcuni tool e tecniche.

    infine: tu non hai letto questo mio http://ezekiel2517.tumblr.com/post/190984079/lort… perchè hai scritto twit 😀

  2. Proprio su un argomento simile sto scrivendo un pezzo che posterò nei prossimi giorni sul blog: il cosiddetto "web in tempo reale" e come fare a domarlo. Secondo me strumenti come BlogBabel e Liquida possono, in tal senso, dare molte opportunità a chi vuole sempre stare aggiornato sulle notizie. Google infatti, con i suoi meccanismi di autorità delle fonti, non riesce a gestire questi picchi improvvisi, e di certo non sarà facile che cambi posizione.

  3. @ezekiel no ad occhi chiusi no… volevo solo rappresentare la fiducia nelle proprie reti sociali e la responsabilità di verificare in qualche modo prima di lanciare la palla con un retwit 8o come diavolo vuoi che si scriva, son la queen, licenza di scriverlo come mi pare :P)
    Infatti non mi son concentrata sul fatto che la notizia di alfredo fosse l'ANSA ufficiale, ma sul fatto che fosse alfredo, che fosse auro, che cercassi info da chi, conoscendolo meglio, reputavo attendibile.

    Perchè nelle conversazioni che hai letto anche tu…ad un certo punto passava di tutto. Pompieri e fumo, tre vagoni, no quattro, non è successo nulla, no, è successo, in centrale, no è viale monza… ecc.

  4. tra parentesi stavo per chiamare mio fratello o mio cognato per accertarmi se era tutto a posto e mandarli realmente sul luogo eh 🙂

    visto che stanno a milano e che la mia ricerca di info (mi scuso per non averlo precisato nel post) era soprattutto volta a capire se le persone care nelle vicinanze di viale monza stessero bene.

  5. tra parentesi stavo per chiamare mio fratello o mio cognato per accertarmi se fosse tutto a posto e mandarli realmente sul luogo eh 🙂

    visto che stanno a milano e che la mia ricerca di info (mi scuso per non averlo precisato nel post) era soprattutto volta a capire se le persone care nelle vicinanze di viale monza stessero bene.

  6. Pingback: blog-news.it

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