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Come ti copio all’esame, visto da uno studente

Ricevo tra i commenti del famoso post “Come ti copio all’esame di maturità 2009” un commento articolato di uno studente che ha appena terminato la maturità, fiero d’aver copiato. Merita la pubblicazione.

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Salve!

Ho fatto l’esame di stato, in un liceo, qualche giorno fa, l’ho passato con almeno 20 punti in più di quello che mi aspettavo, grazie alla mia capacità di rielaborazione dei bigliettini, ai bigliettini stessi ed a quell’orologio, non dirò come l’ho usato e/o occultato per non essere altrettanto “furbo” come questa professoressa che si definisce:

“una prof a cui non la si fa.” [Cit. Catepol]

E qui, se permettete, mi faccio una sana risata: HaHa!

Ma per favore… credi sul serio che non ti sia scappato neanche un bigliettino?
Sai quanti tel’hanno fatta proprio sotto il naso, magari anche sbeffeggiandoti, e tu non te ne sei neanche accorta.
Io sarei stato capacissimo.

Una sola volta fui scoperto con le mani sui bigliettini: la prima volta.
Da allora, per me, la punizione sul voto non fu una lezione per il futuro, al fine di non imbrogliare più, ma fu una sfida a migliorare i miei metodi contro i professori.
Sfida che finalmente, adesso, ho vinto io.

In ogni caso posso dire che l’unica cosa che mi spingeva ad aprire i libri era proprio la voglia di imbrogliare a scuola.
Copiando e facendo bigliettini, alla fine, ho anche studiato ed imparato effettivamente quello che dovevo apprendere.
Quindi mi sento pronto ad affrontare il prossimo stadio della vita, anche avendo copiato in tutti e 5 gli anni delle superiori (Per essere buoni, altrimenti dovrei menzionare anche alcuni anni addietro).
Adesso non venitemi a dire “è arrivato il furbetto di turno, che viene promosso non facendo quasi un tubo dalla mattina alla sera: ci vuole più meritocrazia!”
Questo può valere per i raccomandati, categoria nella quale io non rientro.
Almeno qui in Italia, le cose funzionano così, per ora, quindi rassegnatevi.

P.S.:
Professori che leggete questi blog, mettetevi l’anima in pace: L’alunno, in quanto giovane (e magari anche con a disposizione più tempo libero di voi), è sempre al passo coi tempi e meglio aggiornato sulla tecnologia, in più adopera una parte del suo tempo ad ideare e perfezionare i sistemi per farvela sotto il naso.
Ergo sarà sempre un passo avanti a voi: fate solo il vostro lavoro e non crediate di poter diventare degli Dèi onniscenti.
Gli studenti hanno copiato, copiano, e copieranno per sempre, è una battaglia che non potete vincere.

Scusate, ma ho letto questa discussione prima del mio esame e dovevo dire la mia almeno dopo di esso.
Con questo io vado in vacanza!
Adieux école!

Firmato:
Uno fiero di copiare.

9 thoughts on “Come ti copio all’esame, visto da uno studente

  1. Beh uno sincero , anche io credo che ci siano stdudenti che passano più tempo ad escogitare metodi per copiare che a studiare … credo sia proprio una sfida . Non so io ero negata quelle rare volte che ci provai in matematica ( che era la mia pecora nera ) mi venivano tali attacchi d'ansia che alla fine ho cominciato a prendere ripetizioni punto ( ndr ripetizioni di algebra al classico per far capire il livello di capritudine nella materia)

  2. Cos'è che fa innervosire di un commento del genere? La totale mancanza di fantasia? Sì, è quello che fa innervosire, credo.

  3. insomma, imparare al contrario non è il massimo….e poi a scuola tutti sono più buoni o meglio i professori sono + tolleranti, il ragazzo dovrebbe provare all'università in un appello dove ci sono solo poche persone e assistenti che fanno le ronde pronti a farsi notare dai propri superiori….forse il tempo speso per imbrogliare e il tempo speso per studiare sarebbero in pareggio e allora non sarebbe più saggio copiare….

  4. Una lotta personale contro i professori, cara cate… hai trovato uno tosto! 🙂
    Qualche giorno fa una professora che conosco (non la tenutaria di questo blog) si dichiarava delusa e triste perchè i suoi alunni in fase di esame hanno preferito non rispondere ai quesiti senza neppure provare a copiare o parlare tra di loro.
    Secondo la prof in questione disarmante segno del menefreghismo dilagante…

  5. Fa paura. Peccato che all'università sarà obbligato a studiare seriamente, ammesso che un tipo del genere ci voglia andare all'università.

    1. Non posso che quotare. "Uno fiero di copiare"… lo dice adesso, solo perché a 18 anni si crede che questa strada, siccome ha permesso di "tirare avanti" negli anni, potrà essere sempre quella da seguire. Nel mondo del lavoro (e anche all'università) chi non ha imparato – se non ha raccomandazioni – non va avanti, non fa carriera, non riuscirà mai a proporre nulla di innovativo.
      Prima o poi lo capirà da solo.
      Ciao,
      Emanuele

  6. Fondamentalmente ha ragione, il tuo "A me non la si fa'" ricorda molto un professore di un mio esame all'Università, entrato in classe con fare baldanzoso "Io sono stato studente, se copiate vi becchiamo, si riconosce benissimo quando lo fate", detto fatto un mio amico ha copiato l'intero esame da un nostro amico seduto a due "distanze", quindi 6 sedie, da lui! Uscendo anche con un buon 22! Inoltre sono 7 anni che usa sempre lo stesso metodo per i Bigliettini e non è mai stato visto.
    Il fatto è che se ne vanta nel modo sbagliato, un po' troppo da cagarotto! Tanto tutti copiano e tutti copieranno, non c'è nulla da fare, ma vantarti come se avessi inventato l'Antigravità quando invece hai solo scoperto l'acqua calda ti fa scadere nel ridicolo!

  7. davvero interessante!! ahahhaha!! io siccome non sono capace a copiare preferisco prendere ripetizioni… i miei mi hanno iscritto ad universitalia!! spero di passare l'esame di matematica così, senza bisogno di trucchetti!

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