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Facebook e didattica?

Facebook, Una Piazza, un paradigma
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E’ una presentazione di Gianni Marconato a valle di un esperimento su Facebook sui possibili utilizzi di facebook per fare formazione o comunque incidere nei processi di insegnamento/apprendimento. Dopo tutto è uno strumento, un canale comunicativo, un mezzo molto utilizzato per cui potrebbe essere anche più semplice utilizzarlo, rispetto a tanti altri meno conosciuti, per fare “ANCHE” didattica.

Gianni Marconato tempo fa ci propose un gruppo “Didattica in Facebook. No grazie“ nel quale siamo intervenuti in molti sulla questione è possibile o meno utilizzare Facebook nella didattica o per far didattica?

Lorenz sintetizza gli interventi:

Andreas Formiconi

FB è tuttavia importante a questo punto considerato il proposito più ampio di “uscire” dalla classe. Io penso che chi insegna oggi debba uscire dalla classe. Penso che per ridare senso e dignità ai momenti di vita in classe se ne debba fare un uso molto più parsimonioso e focalizzato…

Caterina Policaro
Io mi convinco sempre più che è uno strumento, un canale, un modo per restare in contatto e creare relazioni. Sulla relazione si può fondare l’apprendimento…

Gianni Marconato

… credo sarebbe un controsenso “obbligare” i propri studenti ad iscriversi su FB e, magari, obbligarlia a fare specifice attività. O, forse, è l’unico modo per rovinargli la freschezza delal vita in FB e farli smettere.

Io preferirei farmi trovare da loro su FB e far condurre la danze da loro

Luisanna Fiorini

I miei ragazzi di openuni hanno attivato un gruppo… intanto li osservo, poichè sono anche miei amici, invitare altri e scrivere sulle loro bacheche. utilità finora? mi trovano echattano per piccole cose e consigli. didattica strutturata? ehi, ma se strutturiamo l’informale, che informale è?

Lucia Rosati

… Infatti , rispetto alla piattaforma appare molto più intuitivo ed accessibile.Tutti gli utenti accedono con una certa frequenza alla propria pagina ed in questo modo possono tenersi informati circa l’andamento e le attività didattiche del corso.

Italo Losero

… Ho provato ad usare FB x edu, ma ci sono alcuni problemi….
1) Non è facile da usare.
2) E’ fatto per vendere pubblicità. Gli spazi a dx sono sempre pieni di ‘richiami’…
3) E’ lento. Spesso.
4) E’ sempre aperto a tutti: si vedono in chat tutti gli amici e i loro interventi; ok per l’impiego ’sociale’ di svago, meno per la didattica.

Gianni Marconato

… usare la leva della curiosità, del “divertimento” (imparare giocherellando …), del usare uno strumento perchè avvicina anche gli insegnanti “vecchi” ai giovani ha il fiato corto e dopo poco si torna punto ed a capo. Ma, mai dire mai

Maria Grazia posta direttamente sul suo blog le sue riflessioni in merito, perchè come

docenti e studiosi-curiosi delle dinamiche formative dentro/fuori/attraverso la Rete, è giusto interrogarsi sulle potenzialità di FB soprattutto alla luce di questa travolgente pervasività che fa sì che tu possa ritrovare proprio tutti (fornaio e parrucchiere sotto casa incluso) in questo social network.

Gli studenti, poi, ci sono tutti su Facebook.

E concordo con lei quando dice che Facebook non è altro che un nuovo contenitore nemmeno facile da utilizzare, nonostante tutti, anche le ersone meno avvezze ad internet, abbiano aperto un account e lo utilizzino quotidianamente.

L’usabilità e la gestione della messaggistica in facebook, diciamocelo, è pessima, rispetto a tanti altri canali utilizzabili e più immediati (da YouTube passando per Twitter). Poi Facebook è spudoratamente pensato vendere pubblicità ed è tutto il contrario di un ambiente chiuso. Anzi, è un porto di mare, nel vero senso del concetto, sempre aperto a tutti, sempre possibile vedere tutto ciò che gli altri dicono e scrivono, oltre che chattarci in privato. Insomma, difficile andare oltre il cazzeggio che prende tutte le forme possibili tra le varie applicazioni e i gruppi ecc.

Vi scrivo qui anche i miei contributi alla discussione (anche perchè dentro Facebook i contenuti possono sempre sparire sia nel dimenticatoio che sparire letteralmente, mentre il blog continua ad essere “per sempre”:

Didattica su Facebook? Perchè no? Perchè non usare FB anche per far didattica? Ma non costruendoci su chi sa quale sistema, solo prendendo atto che è un canale che tutti usano (soprattutto i ragazzi).
Non ho fatto ancora esperienza diretta, mi sto tenendo a debita distanza dal gruppo della mia scuola (esiste!!) e dai colleghi che hanno un profilo Facebook (ci sono, sono tanti!!).

Ma ho visto husband, che ha i suoi alunni amici su Facebook, che ogni tanto sta sperimentando le consulenze tipo “Prof. non ho capito questo oggi” E lui a rispiegare, magari la sera tardi delle cose di topografia via Facebook…e gli allievi contenti!
Ha proposto anche al suo consiglio di classe di fare recupero così anzichè usare la “Piattaforma” che nessuno utilizza. Il problema sono stati i colleghi “Facebook? Noooo il demonio”. Eppure lui, ai suoi alunni, continua a rispondere la sera via FB…e loro ad apprezzare. Com’è?

Quindi, secondo me, non è tanto lo strumento che usi o la tecnologia, che migliora la didattica. E’ lo sfruttare il canale giusto perchè il processo di apprendimento si attivi. E allora ben venga anche Facebook che, dopo MSN, è il canale su cui gli alunni sono online in prima persona, oserei dire praticamente sempre.

Però secondo me, proprio perhè Facebook è il regno dell’informalità, l’informale non va in nessun modo strutturato perchè possiamo anche sfruttarlo per fare didattica. Il bello di Facebook è proprio quello! E’ che mette tutti allo stesso livello (resta anche il fatto che per l’uso che ne fanno i ragazzi – applicazioni, test, chat, cazzeggio – è dispersivo). Cioè a volte è dispersivo per me che BLOCCO tutto 🙂 figuriamoci per chi è sommerso quotidianamente da mille notifiche di tutti i tipi.

Secondo me più che progettare l’apprendimento “in con su per tra” Facebook, è meglio lasciare che l’apprendimento si faccia strada. E’ sicuramente importantissimo conoscere lo strumento per noi docenti. Conoscerlo ed utilizzarlo. Capire come lo usano i ragazzi, non pretendere di cambiarli nè di spiarli.
I ragazzi fanno i compiti con msn collegato e ricordiamoci il successo di Yahoo Answers per chiedere soluzioni a compiti.
Utilizzare Facebook con intelligenza può essere un ottimo canale per favorire processi di apprendimento, sfruttandone l’immediatezza e la possibilità di contattare istantaneamente qualcuno, sia singolarmente che come gruppo.
Io mi convinco sempre più che Facebook, per quanto non sia il migliore, è uno strumento, un canale, un modo per restare in contatto e creare relazioni. Il canale che in questo momento tutti utilizzano per entrare in relazione mediante internet e per i motivi più svariati.
Sulla relazione si può fondare l’apprendimento. Ma è tutto destrutturato e non imbrigliabile qui in Facebook. Ognuno di noi ne fa un uso diverso. Impossibile teorizzare delle metodologie. Certo, mettersi in ascolto, si. E mettersi allo stesso livello. Facebook mette tutti realmente allo stesso livello. E non ci sono filtri. I ragazzi lo sanno e non lo sanno. Ma anche noi adulti sappiamo e non sappiamo come gestire il nostro account. Che comunque va governato perchè ci rappresenta. E vanno comprese le dinamiche.
Però secondo me la relazione positiva, alla pari, di fiducia con i nostri studenti, che si può instaurare su FB, può veicolare apprendimento. Ma non come lo abbiamo sempre inteso. E comunque molto libero e sganciato da processi che possiamo pensare di costruire con continuità.
Insomma resta tutto da approfondire. Che ne pensate? Esperienze?

4 thoughts on “Facebook e didattica?

  1. Leggo che facebook viene considerato una moda. In realtà a mio avviso più che una moda che per definizione è di solito passeggera e come inizia si esaurisce in fretta, qui siamo davanti ad un vero e proprio fenomeno virale sociale.

    Che magari FB sia nato come una moda ci può stare ma ora si è evoluto in qualcosa di più complesso in cui le interazioni sociali sono il punto di partenza per avviare campagne pubblicitarie di massa.

    L’uso didattico può anzi deve essere incentivato ma dubito che possa sostituire altre apllicazioni ben rodate e collaudate come moodle e i learning objects per l’organizzazione delle lezioni e lo scambio di materiale formativo.

  2. Utilizzo fb per scopi didattici da molti anni. Ne ho intuito da subito le potenzialità. Insegno Inglese in una scuola media e trovo che serva prima di tutto a mantenerli sempre in contatto con la lingua attraverso video ecc …ma in particolare i sets che creo/creiamo con QUIZLET (lessico, conversazioni, giochi linguistici, test)
    Questo software lo utilizziamo ormai quasi quotidianamente su LIM computer o tablets (BYOD) e i ragazzi ne sono entusiasti perché permette di migliorare la pronuncia e lavorare anche autonomamente a casa….da non trascurare ovviamente anche l’aspetto relazionale..

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