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LIM: lavagne interattive multimediali a scuola

Voglio mettere insieme un post con informazioni utili sulle LIM, le lavagne interattive multimediali che si stanno diffondendo nelle scuole italiane. Il post viene fuori da una chiacchierata skype con Pietro il Googlista oltre che dalla mia voglia di mettere un po’ d’ordine alle informazioni in mio possesso, per condividerle con quanti, docenti e non, si stanno interessando all’utilizzo delle LIM a scuola.

Anche perchè dal 14 gennaio il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca promuove il Piano per l’Innovazione Digitale nella Scuola per sviluppare e potenziare l’innovazione didattica attraverso l’uso della lavagna interattiva, strumento che favorisce l’integrazione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione nei processi di apprendimento in classe.

Il Piano si prefigge di fornire alle scuole secondarie di I° grado dotazioni tecnologiche composte da lavagna interattiva, proiettore e personal computer e un campione di contenuti didattici digitali da sperimentare.

Tali strumentazioni verranno assegnate, compatibilmente con la disponibilità economica, agli Istituti che avranno avanzato richiesta indicando la classe in cui la lavagna verrà installata e i docenti del consiglio di classe che si impegnano ad utilizzarla nella didattica quotidiana.

Il Piano prevede per i docenti coinvolti un adeguato training tecnico-operativo e un percorso annuale di formazione metodologica a cura dell’ANSAS (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica).

Bè e tutto ciò, in quanto docente e formatrice di docenti sulle tecnologie nella didattica, ovviamente mi interessa molto, se non moltissimo.

Ok, il post è lunghetto, mettetevi comodi.

Una LIM non è altro che una lavagna elettronica interattiva e multimediale su cui si può scrivere, disegnare, tracciare segni, creare e spostare oggetti, e molto altro, aiutandosi con dei pennarelli specifici al posto del gesso classico oppure con le dita. Diciamo un grande touchscreen, in pratica. (via)

Basta collegare la LIM ad un computer, meglio se portatile, così da gestirlo veramente in libertà, e ad un videoproiettore. Sarà così possibile utilizzare anche tutti i software e i programmi di cui possiamo avere bisogno oltre che visualizzare video, immagini, ascoltare audio e approfittare anche di risorse disponibili via Internet se collegati.

Lo strumento sicuramente permette a docenti e studenti una partecipazione interattiva alle attività didattiche ed al processo di insegnamento e apprendimento E’ infatti utilizzabile a prescindere dalla materia insegnata.

L’impatto sull’insegnamento e sull’apprendimento dipende ovviamente dal modo con cui questa “nuova tecnologia” viene integrata nelle attività di classe. Tutto è “nuova tecnologia per la didattica” oramai, parlando di ogni ammenicolo tecnologico che è possibile applicare all’insegnamento. In merito vi consiglio di leggere questo post di Gianni Marconato.

La Lavagna Multimediale Interattiva (LIM) è fondamentalmente un pannello bianco connesso ad un video proiettore e ad un computer. Sul pc appare quello che si scrive o si disegna sulla lavagna e attraverso il piano della lavagna si possono inviare comandi al computer.

Utilizzando una LIM in classe, sia il docente che lo studente che eventualmente si trova nella classica situazione didattica del “vieni alla lavagna”, possono sia controllare il computer e nello stesso tempo scrivere o disegnare o fare COSE sulla LIM senza neanche spostarsi.

Tutto ciò che si fa con/sulla lavagna può essere ovviamente salvato in diversi formati, sul computer, oppure anche stampato e quindi di conseguenza: messo sul sito della scuola o del docente, inviato per posta elettronica agli stessi allievi o ad altri colleghi prof oppure agli studenti assenti perchè ammalati o altro, oppure socializzato su un social network oppure, banalmente, inviato via blutooth sui telefonini degli allievi o sulle penne USB che tutti possiedono, perchè si portino la lezioncina multimediale sempre dietro.

E non esiste più “E’ stata cancellata la lavagna, prof.” (classica scusa utilizzata dai ragazzi a scuola quando, ops, la bidella – si è sempre stata la bidella – ha cancellato i compiti e quindi nessuno ha fatto gli esercizi…). Anche se si cancellano le informazioni, la LIM avrà salvato in formato digitale, pronto per essere esportato, tutto ciò che è stato fatto.

In pratica un grande quaderno di appunti della classe che conserva il tracciamento della lezione svolta, la sua sequenza pedagogica, con tutti gli interventi, le integrazioni, le osservazioni fatte dagli insegnanti e dagli allievi. Spazio centrale di comunicazione, ma anche luogo di costruzione dei significati, ma soprattutto una lavagna in rete e collegata ad internet. (vedi anche il Convegno svoltosi a Pisa sulle LIM)

Volendo fare un po’ di storia di questa diffusione delle LIM in Italia, occorre tornare un attimo in dietro a un paio di anni fa. Il progetto era il Digi Scuola, rivolto alle regioni Obiettivo 1 (quindi finanziamento Europeo, per capirci) Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Proprio grazie al progetto DIGI Scuola sono state disseminate (praticamente regalate anche se in comodato d’uso) attrezzature multimediali comprendenti portatili, videoproiettori e lavagne digitali (modello Smart Board 640) alle scuole aderenti.

Quindi tanti docenti sono stati anche formati e sono stati loro forniti

gli strumenti metodologici e didattici per un utilizzo critico e consapevole dei contenuti didattici digitali della piattaforma tecnologica DiGi Scuola e della dotazione d’aula (lavagna + portatile + proiettore) quindi su strumenti e metodologie orientate al rinnovamento della didattica tradizionale.   Il Digi Scuola ha permesso così a questi docenti di acquisire le competenze necessarie per progettare e realizzare contenuti didattici digitali e per contestualizzarli nei propri ambienti di apprendimento, in modo da valorizzare l’esperienza e la creativita? di ciascun insegnante.

Ai docenti di italiano e matematica (il progetto Digi Scuola aveva come obiettivo la costruzione ma anche l’acquisto di Learning Object da fornitori specifici) è stato quindi chiesto di adoperarsi per la costruzione di Learning Objects utilizzabili con le LIM (ma non solo). Questo in estrema sintesi.

Alle scuole aderenti al progetto Digi Scuola la Garamond, unica distributrice delle lavagne SMART, andava a fare la formazione sull’uso delle LIM (correggetemi se sbaglio, io queste info le ho prese ed apprese in prima persona a giugno 2008 ad un incontro di formazione sull’uso delle LIM, in una delle scuole accreditate al progetto, e la formazione, non casualmente, l’ha tenuta un esperto di Garamond stessa, perchè facente parte del pacchetto dato alle scuole).

Tutte le lavagne SMART Board sono state fornite con il software SMART Notebook, in italiano compatibile con ogni sistema operativo e piattaforma informatica (Windows,Mac, Linux) scaricabile gratuitamente anche in assenza della Lavagna per provarlo e valutarlo.

Ma soprattutto c’era anche un accordo con il Ministero dell’Istruzione (prot. 2555/5 luglio 2006), grazie al quale le scuole italiane possono acquistare a condizioni particolarmente vantaggiose le Lavagne interattive SMART Board + un set di 50 Learning Object Garamond. Ed anche un catalogo di Learning Object.

E’ possibile visionare 1 LO di Matematica “Sistemi lineari: interpretazione geometrica” e 1 LO di Italiano “Il lessico della storia” (gli altri si acquistano…se i docenti non hanno imparato a crearli e costruirli da soli).

Sui Learning Object ci sarebbe tanto da dire, non è questo il luogo. Vi rimando sempre a Gianni Marconato, per ora.

Su FOR (il portale del Ministero per la Formazione) apprendo che:

Con il progetto Digiscuola nell’anno scolastico 2006-07 la lavagna digitale ha fatto il suo ingresso in oltre 550 scuole secondarie di II grado di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e circa 3.300 insegnanti e 35.000 studenti hanno potuto avvalersi di questo strumento.
Per la prima volta le nuove tecnologie escono dal laboratorio di informatica ed entrano in classe, senza stravolgere la didattica tradizionale ma favorendone invece un’evoluzione graduale verso percorsi innovativi.
Gli insegnanti di italiano e matematica coinvolti nel progetto sono stati accompagnati durante la sperimentazione da azioni formative promosse dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica. Sotto la guida di un e-tutor, in una prima fase hanno elaborato dei percorsi didattici, che poi hanno attuato in classe con il supporto, in presenza e online, di un coach.
I report commissionati dall’Agenzia ai coach a conclusione del progetto (luglio 2008) ci aiutano a comprendere come i profili di docente e studente vengano ridisegnati alla luce dell’adozione della lavagna digitale.

Ora il Ministero gestisce la distribuzione e l’uso delle lavagne in tutta Italia da questo portale: http://www.scuola-digitale.it/lavagna/index.php

Dopo tutto la Gelmini ha promesso le LIM no?

Si tratta del progetto Scuola Digitale-Lavagna che nasce proprio per sviluppare e potenziare l’innovazione didattica attraverso l’uso delle tecnologie informatiche, dotando le scuole statali secondarie di I grado e gli istituti comprensivi di Lavagne Interattive Multimediali per la didattica in classe.

Mi fermo qui con questa carrellata. Seguirò gli sviluppi della diffusione delle LIM e cercherò di aggiornare il blog su questo argomento.

Sicuramente le lavagne digitali non sono la soluzione definitiva allo svecchiamento della didattica nella scuola italiana. Sono state comunque e continueranno ad essere una opportunità per molti docenti di avvicinarsi all’uso delle tecnologie, del computer e di internet. Molti colleghi, a quanto vedo in giro, sono oramai più che predisposti a migliorare in questo senso, anche se tanto ancora c’è da fare per cambiare la forma mentis di chi fa didattica tradizionale da anni e anni.

Ricordiamoci però che uno strumento o una tecnologia, per quanto nuova, non bastano a svecchiare la didattica. Sono dei mezzi, non il fine. Il resto è passione, e dietro ci deve essere sempre la persona. Quella che insegna e quella che apprende. Sicuramente agli studenti piacerà subito la LIM in aula (se poi riescono anche a giocarci son dei geni) e possono essere di grande aiuto e supporto tecnico. Ma la LIM da sola non fa miracoli se il docente non cambia e non interessa…

Risorse utili trovate in rete:

Video sulla LIM:

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Esperienze tratte da : http://www.scuola-digitale.it/lavagna/content/index.php?action=read_pag1&id_cnt=6526

Patterns: configurazioni geometriche nella vita reale

ronchi2.jpgNella didattica della matematica, la LIM può supportare attività che avvicinano la disciplina alla quotidianità degli studenti. Per raggiungere questo obiettivo, l’esperienza della professoressa Palmira Ronchi parte dalla ricerca di configurazioni geometriche nella vita reale e utilizza la LIM per ricercare fonti iconografiche, lavorare su testi e software disciplinari (Geogebra) in un’ottica di collaborativa. Video dell’esperienza

Dire, fare … partecipare

imgLIM.jpgLa LIM non è strumento adatto solo alla didattica delle tecnologie o delle discipline scientifiche. Nell’esperienza del professor Daniele Barca , docente di scuola secondaria di II grado, la tecnologia è utilizzata per coinvolgere i ragazzi ed integrare gli studenti stranieri in attività per arricchire il lessico, e per migliorare l’organizzazione del testo.  Video dell’esperienza

LIM e didattica della lingua inglese nella scuola primaria

Francesca Panzica, docente in una scuola primaria di Lastra a Signa (FI), racconta in un articolo il suo “incontro” con la Lavagna interattiva multimediale e la funzione che la tecnologia può svolgere nelle attività di storytelling, nella comprensione del racconto in lingua e nella memorizzazione di vocaboli e strutture linguistiche.

L’articolo è accessibile sull’ambiente per la formazione FOR Docenti, nell’area Strumenti.

Marinando: la didattica a distanza con la LIM

Nell’anno scolastico 2006/2007, a causa di un progressivo spopolamento dell’isola, alla scuola secondaria di I grado di Marettimo, in Sicilia, si sono iscritti solo due studenti. Date le circostanze, l’Ufficio Scolastico Provinciale avrebbe potuto garantire per la scuola solo l’insegnamento dell’area logico matematica e quello della lingua italiana.  Il progetto Marinando (MARettimo IN Ambiente di appreNDimento Online) ha gemellato l’istituto con alcune scuole toscane e, con il supporto dell’Agenzia Nazionale per l’Autonomia Scolastica, ha realizzato una sperimentazione di didattica a distanza per le altre discipline. La sperimentazione ha fatto uso delle LIM e di un sistema di videoconferenza.

Video delle lezioni di musica

Video delle lezioni di lingua spagnola

La Lavagna Multimediale Interattiva: una finestra tra classe reale e classe virtuale

In un liceo scientifico di Lentini (Siracusa) la LIM è integrata in un modello di blended learning che affronta l’insegnamento della letteratura inglese con un approccio graduale ed euristico ai testi e risponde all’esigenza di modulare una personalizzazione dei percorsi di studio. L’applicazione di questo modello è raccontata in un articolo dalla docente Nuccia Silvana Pirruccello.
Altri link utili:

12 thoughts on “LIM: lavagne interattive multimediali a scuola

  1. Ritieni sia un valido strumento?
    A me l’azione non piace molto in quanto premia un unico produttore.
    Ci sono diverse soluzioni alternative e meno costose:
    * wiimote + led laser + videoproiettore
    * webcam + bacchetta di legno + videoproiettore
    Rimango poi molto scettica sulla durata/manutenzione dell’hardware.
    Penso che in facolta’ ho visto una lavagna che e’ stata usata con veri e propri pennarelli … con il risultato che e’ zozza.

  2. Non ci crederai ma Lunedi sera in Consiglio d’Istituto abbiamo parlato proprio delle lavagne multimediali…
    P.s. Certo che sei diventata proprio brava (eh… ho sempre detto che promettevi bene!)

  3. utilissimo.
    Informatemi, se sapete qualcosa di nuovo sulla LIM.
    Grazie

  4. Utile lavoro di raccolta di idee, giudizi, proposte e esperienze.
    Grazie, mi hai risparmiato un bel po' di fatica! 😉

  5. Qualche giorno fa mia madre mi comunica che a scuola sua è arrivata la LIM e me la deve far vedere… ecc…ecc..
    Mi informo e naturalmente trovo il tuo post (che mi fa capire ovviamente più della spiegazione della genitrice.
    Il dubbio che mi rimane è: non risparmiamo proiettando il portatile/pc e lavorando direttamente sullo stesso?
    Voglio dire: il plus della LIM è dato solo dal fatto che si può simulare di lavorare sulla vecchia lavagna?
    Mi riprometto di andare a vederla…

  6. Hola Catepol,
    innanzi tutto grazie per questo articolo che mi ha aperto le porte della lim di cui non sapevo pressoché niente prima di leggere questo articolo vari mesi fa.
    In occasione dell'allestimento di 5 lavagne in altrettante classi della mia scuola e, in attesa dell'arrivo del tutor del mininistero che dovrà tenerci il corso, ho messo in piedi un blog sulla lim: insegnareconlalim.blogspot.com. Nell'ultimo articolo scritto ho realizzato una rassegna di vari blog sulle lim segnalando anche il tuo e in particolare proprio questo post che sto commentando. Complimenti per il tuo blog.

  7. Ciao Catepol,
    ne hanno appena installate cinque (della Smart Tech, http://smarttech.com/) nella scuola di mio figlio, i bambini erano eccitatissimi. Dopo averla vista e toccata con mano alla presentazione, devo dire che trovo che siano fantastiche sia dal punto di vista prettamente tecnologico che da quello didattico 🙂

  8. Scusate ma non ho capito bene: funzionano anche da sole, senza videproiettore?

  9. Un’informazione …. Che programma serve per fare il sistema lim webcam+videoproiettore + bacchetta di legno? Grazie mille

  10. Guarda come una scuola nel mantovano ha creato le proprie LIM in casa per tutte le aule con la pellicola Muragraf-x, lavagna bianca flessibile a metro, e risorse già esistenti. Vai al reparto Lavagna Bianca nel sito http://www.didadisplay.com

  11. Ciao per chi interessasse volevo annunciare che è uscito il programma di annotazione Ardesia 0.4.

    Ardesia è un programma che permette di fare schizzi e annotazioni ovunque

    Funziona con Linux e Windows 7

    Puoi usarlo con una wiimote whiteboard o con una tavoletta graficha
    in questo modo a seconda della pressione della penna disegnerai
    un tratto piu’ o meno scuro

    E’ il salvataggio in pdf che permette di creare velocemente presentazioni, documenti e tutorial

    Ardesia permette la registrazione dello schermo e lo streaming su icecast per incentivare la diffusione dei materiali

    http://code.google.com/p/ardesia/

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