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Prof tutti a scuola di Facebook, please!

(via sophia.it – l’Espresso)

L´idea di un preside è la stessa che predico io da tempo, soprattutto quando vado a fare formazione sulle tematiche delle tecnologie e della rete nella didattica ai miei colleghi prof:

“È indispensabile per capire i ragazzi.”

Già, è indispensabile per noi docenti capire cosa usano i ragazzi e perchè. Quindi parlare anche il loro linguaggio. Vi riporto l’intero articolo, per praticità mia. Complimenti per l’iniziativa del Preside di questa scuola di Vona.

Se i ragazzini passano i pomeriggi su Facebook è bene che i loro insegnanti sappiano almeno come funziona. Con questo spirito alla scuola media Quintino di Vona di via Sacchini è partito un corso di formazione per i professori su «podcast e Internet 2.0». Un ciclo di incontri pomeridiani per insegnare ai docenti a utilizzare i programmi di file sharing, i social network e i blog più amati dagli studenti. L´obiettivo è quello di creare un sito Internet a scopo didattico, dove i ragazzi possano poi caricare filmati e file audio. Il preside Giuseppe Losio spiega: «Solo con una vera padronanza del mezzo elettronico i docenti possono capire il mondo in cui vivono gli studenti e insegnare loro a fare un uso responsabile del computer».
Per consentire agli insegnanti di fare pratica, la scuola ha acquistato due computer nuovi, particolarmente facili da usare. Come istruttore è stato chiamato Cesare Benedetti, professore di educazione tecnica a Bollate e pioniere in Italia dell´e-learning, l´apprendimento con strumenti elettronici. Dei novanta docenti della scuola media Quintino di Vona, in zona Loreto, dieci hanno già seguito il corso: quattro incontri pomeridiani di due ore ciascuno, per un una spesa complessiva di 300 euro, tutti a carico dell´istituto. Un altro ciclo comincerà a gennaio. E visto l´entusiasmo suscitato dal corso, il preside già pensa di estendelo anche ai trenta maestri della scuola elementare ospitata nel centro scolastico che dirige: «Partiremo al più presto – dice Losio – anche per i bambini dai sei ai dieci anni il pc oggi è uno strumento familiare, deve esserlo anche per le maestre».
Fra chi ha già frequentato le lezioni c´è Patrizia Golin, da 28 anni insegnante di matematica alle medie, e responsabile del progetto. «Ora so come funzionano Messager, Youtube, Myspace e da tempo uso Skype per telefonare – racconta la professoressa – ho anche amici che insistono perché io apra una mia scheda personale su Facebook, ma non ci penso nemmeno». Va bene trasformarsi in cyber-prof, ma a tutto c´è un limite. «L´obiettivo del corso – continua l´insegnante – è guadagnare dimestichezza con il computer per il bene dei ragazzi, non mettere le nostre fotografie in rete di modo che tutti possano guardarle». La versione preliminare del sito su cui i ragazzi potranno poi mettere i loro podcast è già in fase di lavorazione, la messa online è prevista per i primi mesi del 2009.
L´idea di avviare tutti i docenti a una vera alfabetizzazione informatica al preside è venuta dopo che a settembre due studenti di seconda media avevano caricato su Youtube un filmato offensivo. Un video girato in classe con il telefonino in cui mimavano atti sessuali nei confronti di una compagna. Fra le punizioni pensate dalla scuola per i ragazzini c´era anche il compito di mettere in rete un filmato «riparatore» di contenuto positivo. Ma il preside ha poi deciso di coinvolgere tutti i ragazzi della scuola, in un progetto più ampio. «Sono convinto che internet sia un´opportunità di apprendimento straordinaria – dice Losio – l´importante è insegnare ai ragazzini a usarlo in modo intelligente». Prima però, i prof devono imparare come si fa.

5 thoughts on “Prof tutti a scuola di Facebook, please!

  1. Sono un po’ curiosa di capire da te come mai trovi interessante questa iniziativa…

    Sia chiaro, piace anche a me, nel senso che mi diverte…
    Ma io sono una convinta sostenitrice che i prof. (e con loro tutta la generazione intesa come “antagonista” di questi ragazzi) debbano un po’ farsi gli affari loro; non devono impossessarsi anche di FB che è uno spazio pvt dei ragazzi… altrimenti questi ultimi troveranno un’altra attività che li identifichi diversi dagli “altri”.

    Non credo che i giovani vogliano essere capiti fino a questo punto. Vogliono anzi rimanere un mistero… per poi eseercitare tutti quei giochini che l’egoismo giovanile ti fa fare x crescere e corazzarti.

    No io nn sono granchè daccordo… 😉

  2. FB non è uno spazio esclusivamente dei ragazzi. Tanti prof. lo usano, per lavoro, per costruire network o semplicemente per piacere.
    Questa iniziativa è molto bella e apprezzo i tuoi post che legano didattica e usi comuni del web, da cui traggo sempre molti spunti :-)- Totalmente l’opposto di quello che ci stanno facendo fare ai corsi di informatica della ssis nei quali ci stanno insegnando un inutilissimo programma per la costruzione di testi multimediali (un certo toolbook). Costosissimo, che nessuna scuola ha e soprattutto moooooolto deprimente. La cosa che mi intristisce di più è pensare a tutti i miei colleghi che rimarranno con la loro tecnofobia e avranno perso ancora un’atra occasione per scoprire le ricchezze della rete e del fare rete. E per questo continueranno a demonizzare le diavolerie degli studenti

  3. Cari Signori!

    Per una ragazza di 8 anni servono urgentemente fondi per una operazione ad un rene malato. Chi vuole dare il suo CONTRIBUTO PREGO versare (anche spiccioli) a Paypal:

    bell11@gawab.com

    Grazie mille in anticipo e Dio vi benedirà.

    Forza ragazzi aiutiamola!!! E Dio sarà con voi!

    Ci sono persone meno fortunate di voi.

    Aiutiamola!

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