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Antibufala: gli MP3 che sono droga

L’ho sentito al telegiornale dell’allarme per presunti brani MP3 in grado di produrre gli stessi effetti di una droga (anzi di diverse droghe, ogni Mp3 un effetto diverso corrispondente ad una droga diversa).

E mi veniva da ridere. Un fenomeno che sta sbancando in rete e nessuno nella blogosfera che legge, scrive, va a caccia di notizie su web, conversa, twitta, chatta, blogga che se ne fosse accorto.

C’è tutto l’odore della BUFALA. Ed infatti ecco subito Paolo Attivissimo a spiegare come stanno le cose in un post.

(foto di bigdaddymerk)

Sono file audio che si trovano nei circuiti peer to peer a frequenza 300 Hz e 307 Hz. Rumore per le orecchie. Non credo vi siano dati scientifici che indichino come possano provocare lo sballo.

Però il messaggio è chiaro per la gente comune “SU INTERNET PASSA LA DROGA”. La gente comune non sa spesso cosa è internet, ma sa che ci vanno i figli. Non sa cosa ci fanno i figli con Internet.

Il caso comincia dal TGcom (se non era lui era Lucignolo, LOLLIAMO o piangiamo tanto il livello è veramente basso)

Il fenomeno si chiama I-Doser ed è nato negli Stati Uniti e sta sbancando in Europa, dove ha attecchito soprattutto in Spagna, per poi diffondersi in modo rapido anche negli altri paesi. Italia compresa. L’allarme è stato lanciato dal GAT il Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza, che ha scoperto la novità nei blog e nei forum dove i giovani si scambiano informazioni.
Le community online, infatti, sono i luoghi di spaccio della cyber-droga, che riproduce gli effetti delle sostanze tradizionali, ma è ovviamente diversa per la modalità di somministrazione. Non va nè ingerita, nè inalata, tantomeno fumata. Basta scaricare il software I-Doser, rilassarsi e indossare le cuffie.

Le nuove cyber droghe, infatti, sono normali file in mp3. “Agiscono sulle onde a bassa frequenza – ci spiega il colonnello del GAT Umberto Rapetto – soprattutto quelle che vanno dai 3 ai 30 hertz, ossia le frequenze della fascia di lavoro del cervello.
L’orecchio assorbe questi suoni che non riesce a distinguere e che, nella maggior parte dei casi, sono mescolati a musiche psichedeliche”.

Apprendo che la notizia è dilagata in maniera impressionante. Gran bella invenzione il copiaincolla acritico. Gli articoli sulla stampa e in tv si clonano e i servizi si ibridano. Ne parlano Il Messaggero, Il Tempo, il Corriere della Sera, Panorama e La Stampa. In Svizzera su Ticinolibero.ch. Nessuno offre dati concreti, Panorama dice che fra i file i n questione c’è anche quello che produce un “effetto orgasmico”, dal quale prende il nome. Il Messaggero dice di aver “riportato notizie date in una conferenza stampa del nucleo specializzato della Guardia di Finanza”, il GAT. Ma non ve ne è traccia né nel sito della GdF né in quello specifico del GAT, nè nei comunicati stampa della GdF

Bè…insomma è UNA BUFALA. SU INTERNET NON SI SPACCIANO DROGHE IN FORMATO MP3 (piuttosto si riescono a procurare quelle vere in diversi modi, dall’estero, quello si, ma è un altro discorso).

Credo sia doveroso dirlo in giro da parte nostra in quanto abitanti di una rete dietro la quale ci sono persone.

13 thoughts on “Antibufala: gli MP3 che sono droga

  1. @piplos quello mi serve per drogare i miei lettori, sballarli al punto da gridare poi in giro “catepol is the queen”
    LOL

  2. Ma non erano i blogger quelli specializzati nel fare solo “copia e incolla”?
    Mi sfugge qualcosa…

  3. Anche chi fa yoga, meditazione, tai chi, prega, va in estasi mistica produce endorfine nel cervello, talvolta anche un buon pasto, il sesso, il cioccolato possono aumentare livelli di endorfina, serotonina, dopamina, nina…ecc…

    Diciamo che è semplice terrorismo mediatico in puro stile P2.0!

  4. Io la ho provata ma mi è solo venuto il mal di testa. Che mi viene quasi tutti i giorni con questo caldo.
    Bah.
    Anche a me sa di terrorismo mediatico.

  5. strano che una notizia che ha oltre un’anno venga discussa solo in questi giorni 😉
    I-doser (credo che si faccia riferimento a questo) è assimilabile a quelle che si definiscono “smart drugs” o meglio ancora, ne è un complemento, un bibitone con 3g di vitamina c, occhialini caleidoscopici e una cuffia e dopo come minimo stai rinc*gli*nit* una buona mezz’ora, magari se ci metti anche una “gauloises senza filtro” vedi anche qualche ectoplasma o madonna che piange.
    questa “roba” l’ho vista almeno una decina di anni fa, internet ne è semplicemente una trasposizione in formato elettronico (vi ricordate Neo in Matrix quando spaccia Minidisc?)
    Sui newsgroup ci sono svariati gigabyte di “file drugs” …
    Ciao!

  6. rubo da “così parlò bellavista” e cito:

    “a cocaina mia a teng rin’t o core, a cocaina mia si chiamm Ammore!”

  7. si ma l’articolo nn spiega il perchè sia una bufala…è scientificamente provato che certe frequenze possono sballare…nn so se a livello della vera cocaina o marijuana,ma è così…per dirla in parole povere,è una sorta di stordimento del cervello usando certe frequenze…dubito che abbia gli stessi effetti della droga vera!però se può fà ihihihihi!
    enjoy yourself!

  8. che cosa assurda… un’altra dimostrazione che i nostri mezzi di informazione distorcono la realtà senza mezzi termini… giornalisti sotto padrone

Comments are closed.

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