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Give Love To Get Love: Tweeterboard e i più influenti di Twitter

Visto che la cosa mi tocca in prima persona in quanto Twitter Queen riconosciuta, non posso non scriverci un post. Parliamo ancora una volta di Twitter (ancora Twitter???….ok ok vi autorizzo anche a saltare il post) e vediamo cosa vuol dire misurare l’influenza degli account su Twitter (attraverso strumenti che utilizzano varie metriche e parametri da cui ci si pososno ricavare delel classifiche o, cosa più interessante, delle informazioni utili su cosa fanno le persone sui social network, l’umanità del web 2.0 insomma e le sue relazioni).

E’ stato lanciato (o almeno io l’ho scoperto in questi giorni quando mi son ritrovata tra i primi 100 Twitter più influenti del mondo con una posizione che oscilla da 11 a 59 o sparisce per poi riapparire, e che varia di giorno in giorno perchè, credo, l’algoritmo su cui si basa è in via di perfezionamento) Tweeterboard pensato per consentire di misurare in maniera analitica le conversazioni e il grado di influenza all’interno della community.

Anche Microblogging presenta Tweeterboard e utilizza come esempio gli account di Catepol (cate chi??? questo nome non mi è nuovo) e Pandemia provando a “spiare” le relazioni instaurano e mantengono con il loro foltissimo network di followers attraverso lo strumento di microblogging Twitter.

Tweeterboard funziona in questo modo: inserisci il nome dell’account di cui vuoi sapere qualcosa ed otterrai una pagina riepilogativa delle attività di quell’account dalla sua creazione. E’ così possibile vedere la frequenza di aggiornamento, la data dell’ultimo post e il punteggio di reputazione. La cosa più interessante è Gets Love/Give Love: cioè la visualizzazione anche in termini quantitativi delle relazioni dirette con gli altri utenti. E così si vede chi influenza e da chi è influenzato ogni singolo utente.

Secondo Vincos Tweeterboard sta a Twitter come Technorati sta ai blog. Vedremo. Bisogna aspettare che ci indicizzi tutti.

La pagina iniziale di Tweeterboard ci offre il campo ricerca, i link più recenti contenuti nei “cinguettii” degli utenti, gli account più popolari di Twitter, gli utenti più generosi cioè quelli che più spesso utilizzano “@nomeutente” per conversare con gli altri utenti.

Tweeterboard non indicizza tutti gli account Twitter esistenti ma al momento circa 2600 e dedica ad ognuno una pagina (la mia la trovate qui http://tweeterboard.com/user/catepol) nella quale ci sono alcune statistiche interessanti relative a:

frequenza di utilizzo di Twitter (aggiornamento, messaggi inviati e ricevuti…vabbè di me si sapeva anche senza statistiche…dopo tutto il Catepol Day e il NoCatepol Day l’o hanno fatto solo a me in Italia mi pare…)
con chi conversiamo o chi conversa con noi (bellissima la descrizione“give/get love”)
link inseriti nei nostri twits (quello che i miei "amici" chiamano SPAM)

Questa è solo una parte della schermata che riguarda le conversazioni che intrattengo con più frequenza. Vi assicuro che scorrendo la pagina trovate che ho attaccato bottone con la maggior parte dei miei followers almeno una volta.

A cosa serve uno strumento del genere? A continuare a misurare quanto ce lo abbiamo più lungo degli altri? No, almeno non per quanto riguarda me. Consapevole di essere amata ed odiata al contempo per l’uso che faccio di Twitter. Consapevole di avere un network di più di 600 contatti da gestire, seguire e con cui conversare voglio lasciarvi questa riflessione (discutibilissima, anzi vi invito a farlo nei commenti).

Non è tanto utilizzare uno strumento 2.0 (Twitter, il blog, Facebook, ecc) ma partecipare alle conversazioni (con i pro ed i contro che questo vuol dire anche in termini di tempo da spenderci, di faccia da metterci ecc.).

Ricordo a tutti, che le conversazioni son fatte dalle persone che interagiscono, con twitter, col blog o con altri strumenti. Gli strumenti invece son solo strumenti. Uno vale l’altro. E’ facile utilizzare bot e mezzi automatici per segnalare la propria presenza, i propri link, i propri feed ecc anche quando non si è online. E molti, mi spiace dirlo, utilizzano Twitter (ma anche altro così). Mi chiedo perchè? A che vale se non c’è dietro la persona?

Le conversazioni vanno gestite "personalmente" nella una moltitudine di network e canali con le persone che stanno dietro quei 140 caratteri di testo in cui il social network si sviluppa. Conversare è una scelta. O lo si fa o non lo si fa. E conversare è donare qualcosa di sè ed accogliere il dono che ti fa un’altra persona. E’ arricchirsi. E dalle conversazioni non si finisce mai di imparare…

Give Love to Get Love.  Forse questo è il segreto.

L’influenza invece…la curo con l’efferalgan e l’antibiotico.

7 thoughts on “Give Love To Get Love: Tweeterboard e i più influenti di Twitter

  1. giustamente sei una delle più seguite, post interessante. kli

  2. Oh Regina!! Tu che insegni mi cadi sull’h!?!?!?

    “l’ho anno fatto solo a me in Italia mi pare…)”

    pesante… dove finirà la Squola Itagliana mi dommando hio!

  3. WOOOOOOWWWWW

    Mai stato così in alto in una classifica!!!

    E che classifica! Quella della Twitter Queen: secondo dietro a @gigicogo!

    Meriterò tanto amore!!!!

    Beh, si tu sei la prima nella mia classifica “gets love”!!!

    😀

Comments are closed.

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