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Esami di maturità 1998: piacere collega, commissaria catepol!

Era il giugno del 98, si sperava nel meritato mare calabro sotto casa a coronamento della meritata laurea conquistata giusto ai primi di maggio, 22 anni e tanta voglia di fare, ma anche di andare a mare.

Nel 98 gli esami di maturità avevano commissari esterni ed interni, gli esami di maturità si facevano con due materie alla vecchia maniera, agli esami di maturità la commissione poteva essere incompleta, per gli esami di maturità anche i laureati non abilitati potevano far domanda in provveditorato per essere chiamati in caso qualche commissione fosse incompleta.

Nel 1998 gli esami di maturità si facevano uguali uguali a 4 anni prima, quando una giovane commissaria neolaureata solo il mese prima fu chiamata in una commissione incompleta in qualità di commissario esterno per la lingua straniera, anzi per le lingue straniere. Francese per gli interni ed Inglese per i candidati esterni (tantissimi quell’anno, che forse era uno degli ultimi anni in cui si poteva prendere un diploma anche da esterni).

E fu così che la govane neolaureata commissaria esterna di Francese e Inglese venne convocata dal Presidente della Commissione, presa in quanto bilingue dall’elenco del provveditorato, il giorno prima della prova scritta d’Italiano. Arrivò trafelata a mezzogiorno, sotto il sole calabro anzichè andare a mare, arrivò a riunione preliminare finita e non ebbe modo di conoscere gli altri componenti e colleghi di commissione.

Tutta emozionata. Solo quattro anni prima si era trovata agli esami di maturità, ma da studentessa. E quel giorno si insediava in qualità di commissaria esterna, temutissima e sconosciuta.

All’indomani, giorno della prova di italiano, la commissione si insediava all’alba. Ecco la giovane commissaria che aveva il compito, insieme alla collega di italiano, di sistemare per bene tutti i banchi, controllare e verificare che tutto fosse a posto, ecco la giovane e ricciola commissaria che si aggirava tra i banchi con fare circospetto.

Dall’altra parte del corridoio con lo stesso fare circospetto si aggirava la collega di Italiano, cosa palese alla giovane commissaria neolaureata ventiduenne, che, avendola riconosciuta come la collega di italiano,  le andava incontro per le presentazioni di rito.

Si aggirava la ventiduenne commissaria neolaureata con il tailleurino della laurea (quanto le piaceva poter avere occasioni di riutilizzo di abiti non usuali per lei) ed un cellulare in mano, era un motorolone 9700, la sua appendice, non se ne staccava mai.

Si avvicinava alla collega d’italiano per le presentazioni di rito quando la sentì urlare dal fondo del corridoio…

"Lei! Dove si crede di andare??"

Non c’erano altri attorno, non si erano ancora seduti gli studenti.

"Lei!! Dove sta andando?? E poi il cellulare. Si devono consegnare tutti al Presidente. Lo abbiamo già detto, non ha sentito??"

Non c’erano altri attorno. Stava parlando proprio con la giovane commissaria ricciola.

"E poi chi l’ha autorizzata a stare qui. Dobbiamo fare ancora il riconoscimento. Esca subito, vada da gli altri candidati e consegni subito il cellulare o non la facciamo proprio sedere sa??"

Si avvicinava sempre di più urlando di cellulari e di illegalità.
Arrossendo la giovane commissaria neolaureata ventiduenne e ricciola tese la mano alla collega commissaria di italiano.

"Collega piacere, sono catepol, la commissaria esterna di lingue."

Immaginate quanto si fece piccola piccola piccola e multicolor per l’enorme gaffe la collega commissaria di italiano e avrete solo un decimo della scena surreale che ho vissuto io in prima persona.

Mannaggia a me ed all’immagine di eterna adolescente che anche adesso mi porto dietro.

9 thoughts on “Esami di maturità 1998: piacere collega, commissaria catepol!

  1. ahahahah è successo pure a me!!! :)))) ero commissario di maturità a 24 anni, andai con un caldo mostruoso in segreteria a fare una fotocopia e la tizia mi fermo’ dicendo:

    “tesoro, che ti serve? non puoi entrare qua?”

    “veramente io sarei il commissario di matematica, devo fotocopiare questa cosa…”

    “oh scusi professoressa!!! prego venga!!!!” :)))))

  2. Quanto ti capisco…

    Quando sono andata ad iscrivermi alla motorizzazione per la patente mi hanno chiesto i documenti per accertare la compiuta maggiore età e quando ho tenuto un corso di Alfabetizzazione informatica all’Università, il primo giorno mentre gli studenti prendevano posto, almeno una decina di loro con i quesiti più disparati (dal “posso spostarmi di corso”, al “non so da che parte si accende il pc”) esordivano tutti con “Mi scusi la docente non c’è?”, oppure “Ciao sai per caso dov’è la prof?”…

    in fondo mi dicono tutti che quando avrò 40 anni sarò felice di dimostrarne meno…. sgrunt!

  3. Bellissimo. Io, che sono cattivo, l’avrei fatta parlare ancora un po’, l’avrei fatta minacciare le cose più terribili prima di presentami.

  4. beh si dai, a 22 anni puoi essere scambiata per un’alunna! ma anche ora cate? beata te

  5. bè a me è successo la stessa cosa ma in una cantina di napa valley California io avevo 25 anni mia moglie 24 , in mezzo alla massa turistica americana che è fatta di pensionati, la professional speaker con microfono, dopo aver raccontato di vino, si è girata verso noi due , e ha detto naturalmente chi non ha 21 anni non può fare l’assaggio………

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