Blogosfera, parolando, social, Social Network, Web 2.0 e tecnologie

Coffee or Twitter? That is the question…

(via)
Twitter come una Slot Machine.
Secondo Skinner un comportamento con rinforzo ad intermittenza è più difficile da dimenticare che uno con rinforzo continuo. Ecco perchè le slot machine attraggono tutti, indistintamente, senza bisogno di esserne addicted per giocarci. Stessa cosa l’utilizzo di Twitter?

The feeling of connectedness. Tutti connessi appassionatamente.
Possiamo far pensare ad una parte del nostro cervello che stiamo nel bel mezzo di una reale interazione sociale (cruciale dall’antichità per la sopravvivenza dell’uomo) quando invece non lo siamo?
Un falso senso di "I’m connected" a spese delle real-life connections, insomma?

Coffee with your next-door neighbor could do more for your brain than a thousand Twitter updates.
Un caffè con un amico fa molto meglio al nostro cervello che migliaia di aggiornamenti Twitter?
Il crescere dell’importanza di essere "constantly updated" amplifica la sensazione di aver perso qualcosa, se non si consulta costantemente Twitter o se non si scrive qualcosa su Twitter abbastanza frequentemente?

Twitter is the best/worst cause of continuous partial attention?

"To pay continuous partial attention is to pay partial attention — CONTINUOUSLY. It is motivated by a desire to be a LIVE node on the network. Another way of saying this is that we want to connect and be connected. We want to effectively scan for opportunity and optimize for the best opportunities, activities, and contacts, in any given moment. To be busy, to be connected, is to be alive, to be recognized, and to matter.
We pay continuous partial attention in an effort NOT TO MISS ANYTHING. It is an always-on, anywhere, anytime, any place behavior that involves an artificial sense of constant crisis. We are always in high alert when we pay continuous partial attention. This artificial sense of constant crisis is more typical of continuous partial attention than it is of multi-tasking." (Linda Stone)

Sarà ma io mi ci diverto. Lo dissi subito che avrebbe potuto creare addiction il giocattolino Twitter. In realtà è uno strumento di comunicazione e online interaction fra gli altri. Solo, forse, molto più facile da utilizzarsi perchè multipiattaforma (ricordo che si Twitta online, da Messenger, da Telefonino…ovunque noi siamo insomma!)

Penso che questo discorso dell’attenzione parziale, del cervello multitasking che fa tante cose insieme non facendone bene una, sia stato sicuramente già scritto per IRC, le chat, i blog, i forum, i newsgroup, i blog, i feed RSS ecc… Ora tocca a Twitter. Forse anche a Second Life (che, lo dico qui ora, non vedrà vivere più di tanto la catepol virtuale che ho creato, non avendo già abbastanza tempo la catepol reale di fare tutto quello che deve/vuole/vorrebbe/potrebbe fare, figuriamoci una seconda vita!).

E’ umanamente impossibile seguire tutto quello che vorremmo seguire su internet, trovare tutto quello che vorremmo trovare, conversare con tutti quelli che vorremmo contattare (anche nella quotidianità, comunque!). Però gli strumenti del web 2.0 ci offrono la possibilità di farlo, in qualunque momento. Quindi in fondo nulla è perso, nulla si perde, è sempre possibile riprendere il filo del discorso.
E’ qui sta il bello no? Non è detto che dobbiamo fare tutto insieme. Nè che viviamo sempre e solo online. Anzi. Però il nostro essere online è una estensione di noi stessi. E i social software una estensione delle nostre reti relazionali.

E’ vero, perdersi qualcosa è una spiacevole sensazione che Internet amplifica. Il bello di internet è che puoi sempre ritrovare il qualcosa che ritenevi di aver perso, quando ti va. Certo se non si ha il tempo di farlo, ci si organizza per priorità e magari invece di mandare una mail ci si accorge che una telefonata a volte è più rapida! E-mail, lavoro, feed, notizie, blog, messenger, social bookmarking, Twitter…e compagnia cantando. Ognuno di noi ha una propria organizzazione in merito, a seconda delle giornate, del tempo disponibile e di tutte le altre incombenze analogiche della vita, tra un caffè e l’altro, sopratutto!

E poi, a me il caffè in compagnia piace molto! Così come le relazioni faccia a faccia.
Prima di essere web addicted, ero e rimango coffee addicted, socialità del rito…compresa!!

Che ne pensate?

4 thoughts on “Coffee or Twitter? That is the question…

  1. Io penso che sarebbe proprio il caso che mettessi su il caffè!

    😀

    Twitter per me è una risorsa, sto imparando moltissimo dai link, dai messaggi spot, ho scoperto i Barcamp.. ho scoperto un mondo.. e poi ammorbo altri con i fatti miei.. splendido!

    è pronto il caffè??

    elena

  2. la penso come #1

    Sto imparando a conoscere gente nuova su twitter link, risorse…

    molto molto carino, anche se èp vero che la maggiorparte è noia, noia noiaaaaa

Comments are closed.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:

Questo sito utilizza i cookie, anche di terze parti: cliccando su 'OK', proseguendo nella navigazione, effettuando lo scroll della pagina o altro tipo di interazione col sito, acconsenti all'utilizzo dei cookie. <br>Per maggiori informazioni o per negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta l'informativa. Informativa Estesa: Privacy e Cookie

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi